Articolo

A Milano si svelano i segreti
della Ca' granda

29 Gennaio 2018 / 06:25
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1916
Scritto da Redazione Orobie
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A Milano si svelano i segreti
della Ca' granda

29 Gennaio 2018/ 06:25
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Scritto da Redazione Orobie

Aperti al grande pubblico, dal 27 gennaio, l'archivio storico e il sepolcreto della Ca’ granda, uno dei più antichi ospedali d'Italia, il Policlinico di Milano. Un vero e proprio tesoro fino a oggi nascosto nel centro del capoluogo lombardo. "Ar.Se – il percorso dei segreti", è stato realizzato e sarà gestito dal gruppo MilanoCard.

L'archivio storico

La sua costruzione risale al 1637. E' un vero gioiello nascosto, non soltanto per i documenti che conserva, ma anche per il suo fascino e la sua storia, tanto da venire dichiarato "Luogo del cuore" dal Fai. Custodisce migliaia di documenti relativi all'amministrazione ospedaliera, dall'anno Mille sino ai giorni nostri, tra cui spicca l'atto di fondazione dell'ospedale firmato dal duca Francesco Sforza in persona. Vi sono conservate inoltre pergamene e lettere firmate da personaggi illustri, fra i quali Napoleone e Leopardi. Il salone maggiore è caratterizzato da una copertura a volta dipinta da Paolo Antonio de’ Maestri, detto il "Volpino", nel 1638.

Il sepolcreto

Si trova al di sotto della cripta della chiesa della Beata Vergine Annunciata, adiacente all'archivio e si stima custodisca i resti di circa 150 mila pazienti ospedalieri deceduti fra il 1637 e il 1695. Ha ospitato anche le spoglie dei caduti delle Cinque giornate di Milano prima che venissero traslate nel monumento dell'omonima piazza. Un grande patrimonio artistico, storico e architettonico reso accessibile alla città tutti i giorni in orario serale.

Orari di apertura: martedì-venerdì: 17–22 (ultimo accesso alle 21), sabato-domenica: 15–22 (ultimo accesso alle 21). I visitatori con registrazione online hanno accesso prioritario nell'orario prenotato. Per informazioni e prenotazioni: www.arsemilano.it

Un viaggio tra libri e documenti antichi che prosegue nella "galleria dei benefattori". Quadri mai stati visibili al pubblico, commissionati dall'ospedale dal 1602 a oggi, i cui autori sono artisti quali Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Mario Sironi e Carlo Carrà, per citarne soltanto alcuni.

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