Cristina Piolini, alpinismo ed esplorazione
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Sarà il Kangchenjunga, terza montagna più alta del mondo, la meta della spedizione 2018 di Marco Confortola. Per l'alpinista di Valfurva è un ritorno dopo che, nel 2014, aveva dovuto rinunciare a 200 metri dalla vetta a causa di un problema ai piedi.
Marco ha subito l'amputazione delle dita di entrambi i piedi in seguito al tragico attacco al K2 che in due giorni, l'1 e il 2 agosto 2008, portò alla morte 11 alpinisti. Gli avevano detto che non avrebbe più potuto non solo scalare, ma nemmeno camminare senza il bastone. Invece con grande determinazione ha ripreso a fare il maestro di sci, la Guida alpina, il tecnico di elisoccorso; e a conquistare gli Ottomila.
E questa determinazione fa di lui un grande motivatore. Spesso è tra i giovani per raccontare la propria esperienza con "Allenarsi per il futuro", progetto contro la disoccupazione giovanile di Bosch Italia e Randstad. L'ultima tappa in ordine di tempo è stata ieri all'Istituto Da Vinci-Ripamonti di Como. Ora gli ultimi preparativi e poi, il 2 aprile, la partenza per il Kangchenjunga.
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