Monviso strano

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Commenti

Mario Castelli 7 anni, 4 mesi

Ciao Mario! grazie per la spiegazione:in quei casi che mi capitava pensavo:saranno correnti d'aria che deviano la luce o io che non metto a fuoco?

  • mariolu sonzogni 7 anni, 4 mesi

    Si osservino gli scatti al tramonto in direzione ovest, ripresi sempre venerdì 9 dicembre dal Monte Pora, Orobie Bergamasche (foto di Francesco Balletti, che ringraziamo). E' facile riconoscere l'effetto di questi cammini multipli di luce nel disco solare, che si mostra come scomposto in una pila di dischi sovrapposti. Altrettanto notevole è la sagoma del Monviso e dei monti circostanti (ultimo scatto), vette che appaiono distorte in verticale, a tratti allungate come obelischi e a tratti compresse. Questo particolare fenomeno ottico, storicamente noto per manifestarsi di frequente nello Stretto di Messina, prende il nome dalla fata Morgana, personaggio della mitologia celtica che - secondo leggenda - induceva nei marinai visioni di fantastici castelli e giardini per attirarli a sé e quindi condurli a morte.

  • mariolu sonzogni 7 anni, 4 mesi

    Ora: masse d'aria diverse, in termini di temperatura e umidità, possiedono indici di rifrazione diversi. In altre parole, la variazione della velocità di propagazione della luce nel mezzo (aria) viene accompagnata dalla variazione della sua direzione, secondo il noto fenomeno della rifrazione ottica. In queste condizioni i raggi di luce che viaggiano a pelo dell'orizzonte, complice la curvatura terrestre, si trovano ad attraversare un mezzo disomogeneo a tratti. Nel suo percorso la luce viene deviata (rifratta) più e più volte, in un gioco di curvature lungo condotti ottici multipli, dallo schema tanto più complesso quanto maggiore è la quantità di strati sovrapposti. Per certi versi si tratta di un fenomeno analogo al miraggio, con la differenza che le immagini risultano mutevoli e deformate, scomposte nella somma di più bande orizzontali sovrapposte, fatto che rende le sagome difficilmente riconoscibili.

  • mariolu sonzogni 7 anni, 4 mesi

    FATA MORGANA: quando la luce gioca con l'inversione termica. Le particolari condizioni atmosferiche di questi ultimi giorni ci hanno permesso di apprezzare un fenomeno ottico particolarmente curioso, non così frequente al Nord Italia. La persistenza di un importante campo d'alta pressione, che arresta i moti verticali e smorza drammaticamente il rimescolamento d'aria, contribuisce via via a stratificare l'atmosfera padana, immobile e racchiusa dalla catena alpina. Masse d'aria fredda, dense e quindi più pesanti, tendono a stazionare negli strati medio-bassi, mentre a quote superiori galleggia aria molto mite e secca. In questo scenario vanno a strutturarsi fortissime differenze termoigrometriche tra i monti e le pianure: massime diurne poco sopra gli 0°C a fondovalle, con nebbie anche fitte, contrastano con gli incredibili estremi termici osservabili in montagna (oltre 10°C a 2000m di quota). In gergo tecnico si parla di forte "inversione termica", dal momento che le temperature, anziché calare con la quota come normalmente accade, di fatto aumentano. E' molto importante sottolineare che questa variazione non è costante e lineare, bensì procede "a scalini", in accordo con i progressivi strati che si impilano uno sopra l'altro nella colonna atmosferica. Per semplicità, immaginatevi un enorme wafer composto da più masse d'aria sovrapposte e non mescolate, ciascuna con caratteristiche fisiche (di densità) differenti.

  • mariolu sonzogni 7 anni, 4 mesi

    ciao Mario ...bellissime le tue foto del monviso e a proposito della tua giusta osservazione ti(vi) propongo questo articolo pubblicato giusto ieri in facebook dal CML (centro meteorologico lombardo) dal titolo la fata morgana (metto il testo invece del link visto che non tutti hanno fb)