Santuariodella Madonna del Carmine

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È uno dei culti mariani più vivaci e mistici della Brianza lecchese. A Bulciaghetto, frazione di Bulciago, fra Costa Masnaga e Cassago Brianza, sorge il Santuario della Madonna del Carmine, la cui festa si celebra ogni anno il 16 luglio, in pieno solleone.

Il Santuario è noto anche come "Madonna dei morti dell'Avello", definizione complessa, ma ricca di rimandi storici e di allusioni a toponimi e realtà locali. Fra il 1500 e il 1600 Lecco e il suo territorio furono scossi e piegati da feroci pestilenze che provocarono morti in quantità. Come in tutti gli altri paesi della zona anche a Bulciago fu scelto un luogo lontano dal centro abitato per seppellire i cadaveri della pestilenza in una fossa comune e come in tantissimi altri centri della stessa Brianza, anni dopo, sopra la fossa fu costruita una cappella a ricordo del tragico evento e per onorare le sfortunate vittime.

Questa fu l'origine dell'attuale Santuario che, in realtà, venne costruito solo all'inizio del 1900, quando l'antica e originaria cappella dei morti era ormai decrepita e cadente. La costruzione, voluta dalla popolazione e dal parroco dell'epoca, don Antonio Farina, fu iniziata il 20 febbraio del 1904 e i lavori furono eseguiti dall'impresa del capomastro Paolo Usuelli di Costa Masnaga. L'intera realizzazione costò 13.932 lire. Davanti alla Chiesa si trovava e li' rimase un "masso avello", che è il perno della nostra odierna tappa fra i misteri lecchesi.

Esistono manufatti che giungono dal passato. Orfani di storia certificata, indecifrabili nella destinazione, avvolti da auree nebulose. Appartengono a questa categoria di oggetti, sospesi tra l'enigma e l'arcano, i "massi avelli", caratteristiche cavità scavate in grossi massi erratici; quei massi portati a valle dai ghiacciai in epoche davvero remote e poi abbandonati nella successiva fase di ritiro degli stessi ghiacciai.