Dai Piani al Monte Avaro (2080 m), spettacolo di primavera il 18 maggio 2018

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PERCORSO: E

Dislivello positivo 413 m, negativo -380

Distanza: km5,52

Tempo di pecorrenza complessivo: ore 3

Attrezzatura: scarponi normali

Piani Avaro (1700 m) > Sentiero 109A > Incrocio sent. 101- sent. 109 > Monte Avaro (2080 m) > e ritorno sul medesimo percorso di salita.

Venerdì mattina 18 maggio 2018. Cielo sereno, invitante, temperatura mite, previsto tempo buono in quota solo in mattinata , per cui scelgo una meta fattibile nello spazio della mattinata.

Raggiunti in auto i Piani dell’Avaro, dal Rif. Albergo Monte Avaro (1700 m) salgo i pascoli ora imbiancati da distese di crocus bianchi e violetti, non seguendo il percorso su sterrata, ma su traccia a vista sul tappeto erboso dei pascoli.

Al bivio dei sentieri 109A-109, prendo a sx il sentiero 109A in direzione Incrocio 101- Monte Avaro. Raggiunta la valletta, le zone all’ombra, si presentano ancora ricoperte di neve, ma il sentiero ne risulta sgombro quasi del tutto, per cui salgo senza problemi godendomi lo spettacolo dei panorami e dell’ultima neve .

Raggiungo il colletto del Monte Avaro, dove, incrociando il sentiero 101, il panorama si apre verso i monti del Rif. Benigni fin verso il Tre Signori e , vicini, i soprastanti Triomen, Tribortoi e Valletto; lontana si presenta la catena delle Orobie dal Monte Cavallo fino all’Arera-Menna-Alben, verso sud si eleva il Venturosa con accanto Baciamorti-Aralalta-Sodadura, Zuccone Campelli e Grigne. Dal colletto, superando alcuni dossi pascolivi, in breve sono sulla cima del Monte Avaro (2080 m), caratterizzata da un bell’ometto-omone.

Sosto un momento per le foto di vetta, mentre belle nuvole cominciano a sollevarsi sulle cime dei monti.

Ho la fortuna di vedere, anche se a distanza, prima due marmotte e poi un camoscio intento a brucare la tenera erba novella.

Rientro al colletto, mentre in cielo le nuvole si allargano dalle cime verso le valli e da chiare diventano scure.

Discendo quindi rifacendo seguendo in senso inverso il percorso di salita.

Raggiunti i Piani d’Avaro comincia a gocciolare per cui mi affretto spedito al parcheggio del Rif. Monte Avaro. Salgo in auto a mezzogiorno, appena in tempo ad evitare una bella grandinatella.

Bella escursione di primavera ai miei amati Piani dell’Avaro e al Monte Avaro, che mi ha regalato, oltre ai soliti bei panorami, lo spettacolo dei crocus in piena fioritura, delle marmotte uscite da poco dal letargo invernale e del camoscio intento a brucare l’erba novella !