Sentiero partigiano 'Martiri della libertà' Cornalba-Baita Cascinetto ad anello (21 genn. 2019)

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La storia

A Cornalba , sul finire del 1944, quasi al temine della seconda guerra mondiale, si svolsero offensive nazifasciste in azione di rastrellamento delle formazioni partigiane.

Il sentiero partigiano della Cornabusa, che sale ripido da Cornalba alla Baita Cascinetto, il 25 novembre 1044 e nei giorni seguenti, fu sanguinoso teatro dell’eccidio di dieci partigiani dalla brigata ‘Giustizia e Libertà – XXIV Maggio’ , colpiti a morte dalle mitragliatrici di reparti nazifascisti piazzate in un prato e sul campanile della chiesa, mentre tentavano la fuga risalendo i sentieri verso il Monte Alben.

A questi si aggiunsero altri cinque partigiani, uccisi a Serina in un successivo rastrellamento.

PERCORSO ad anello:

SALITA:

Cornalba (873 m) parcheggio presso la chiesa > Stradetta agrosilvopastorale e per i sentieri in Alben > Al primo bivio prendere a sx stradetta in direzione 'Palestra Free Climbing’ , al secondo deviare a dx in direzione ‘Alben’ , al cartello ‘Sentiero Partigiano’ proseguire a sx > Croce in memoria del partigiano Callisto Sguazzi 'Peter' > Grotta della Cornabusa > Sentiero 503 ‘panoramico’ > In Foppalonga su sent. 502 a sx Baita Cascinetto (1435 m)

DISCESA:

Baita Cascinetto > su sent. 502 rientrare sul sent. 503 ‘panoramico’ da percorrere integralmente fino alla Santella del ‘Pret Zambel’ da dove si rientra al parcheggio punto di partenza

Difficoltà: E , in ripida salita il sentiero della Cornabusa

Dislivello: positivo 624 m, negativo – 683

Distanza: 6 km

Tempi: Salita due ore, discesa meno di due ore

Acqua: assente, rifornirsi alla partenza

Accesso per chi viene da lontano:

Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine, seguire per la Val Serina, Zogno e San Pellegrino Terme. Prima di arrivare a San Pellegrino, ad Ambria di Zogno, seguire a dx per la provinciale di Val Serina, raggiungere Serina dove si devia a dx per Cornalba fino a raggiungere il paese.

Lunedì 21 gennaio 2019, bella giornata di sole anche se con temperature invernali, io e Susi con la sua amica a quattro zampe Nika, facciamo per la mia prima volta il Sentiero Partigiano della Cornabusa ad anello partendo da Cornalba quindi dal versante sud dell’Alben su sentieri esposti al sole e al riparo dai venti freddi per gran parte della giornata e soprattutto il pomeriggio.

Partiti da casa mia a Zogno, percorriamo la strada provinciale di Val Brembana fino ad Ambria dove deviamo a dx sulla strada provinciale di Val Serina fino ad Algua, dove, all’altezza del laghetto, devinado a dx, saliamo ad Ascensione-Costa Serina per poi passare a Cornalba, che lungo il percorso possiamo ben osservare posta alle pendici dell’Albe sotto l’imponente Corna Bianca.

A Cornalba (973 m) , lasciata l’auto al parcheggio accanto alla chiesa, al centro del paese, imbocchiamo la stradetta agrosilvopastorale e dei sentieri in Alben, e seguiamo le indicazioni per la famosa falesia di Corna Bianca.

Quindi, al primo cartello, prendiamo a sx seguendo l’indicazione per la falesia Corna Bianca ‘Palestra Free Climbing’, passando di fianco al Parco degli Alpini, saliamo per breve tratto stradetta asfaltata con vista in Corna Bianca, che presto lasciamo per immetterci sul sentiero a dx con indicazione ‘Alben’ , sul quale proseguiamo e al cartello in legno ‘Sentiero Partigiano’ continuiamo a sx (mentre a dx si sale alla base della falesia Corna Bianca).

Siamo ora sul Sentiero partigiano della Cornabusa.

Il sentiero ben tracciato e ben curato, man mano si sale acquista pendenza e, nei tratti ripidi, la salita è facilitata da gradini di pietre, sistemate a modo.

Al culmine di un ripido tratto roccioso, incontriamo la croce metallica in memoria del partigiano Callisto Sguazzi ‘Peter’, da dove si può osservare la sottostante Cornalba col campanile della chiesa da dove i nazifascisti avevano piazzato le mitragliatrici per colpire a morte i partigiani in fuga sul sentiero della Cornabusa soprastante.

Poco sopra, deviando dal sentiero brevemente a dx , siamo alla Grotta della Cornabusa, suggestiva grotta naturale dedicata alla Madonna di Lourdes .

Il sentiero ridiviene ripido, facilitato, in questo tratto, da gradini realizzati con tronchetti di faggio ben disposti.

Poco oltre, dopo faticosa salita, il Sentiero della Cornabusa termina con la scritta ‘Sentiero difficile non ufficiale’ .

Ci immettiamo quindi sul Sentiero Panoramico 503 salendo un ripido valloncello con ai lati una fitta ed alta abetaia.

Man mano saliamo il sentiero diviene ben innevata e ci conduce a raggiungere, in quota sui 1400 m circa, la bella zona della Foppalonga, che si estende su pianori e radure circondati da bellissime fitte abetatie.

Pestando morbida neve e seguendo il sent. 502 verso sinistra raggiungiamo Baita Cascinetto (1435 m) , luogo nel quale, come recita la lapide posta a memoria :

“Il 1° dic. 1944 durante un feroce rastrellamento fascista rimasero uccisi quattro partigiani, il diciassettenne Mario Ghirlandetti di Calvenzano e i russi Angelo, Carlo e Michele della Brigata XXIV Maggio di Giustizia e Libertà”.

Per una breve sosta di relax con merendina dopo la bella ma faticosa salita da Cornalba alla Baita Cascinetto, essendo Baita Cascinetto ormai in ombra, ci spostiamo in un angolino esposto al sole e sgombro dalla neve.

Per la discesa decidiamo di compiere un bell’anello, quindi, rientrati dal sent. 502 al 503 panoramico, disceso il ripido valloncello percorso in salita, all’incrocio col ‘Sentiero della Cornabusa’ a dx, continuiamo la nostra discesa sul sent. panoramico 503 di sx che si sviluppa passando sopra la Corna Bianca.

Pochi giorni prima l’avevo percorso rientrando da Cima Alben purtroppo nella nebbia e non l’avevo goduto come ‘panoramico’ !

Stavolta il sole e la buona visibilità ci sono e quindi posso possiamo godere una piacevole discesa ‘panoramica’ nella calda luce tardo pomeridiana dell’imminente tramonto !

Il sentiero panoramico si sviluppa, nella prima parte , passando sopra la Corna Bianca, in piacevoli saliscendi nel bosco di prevalenti faggi e carpini neri su fondo tappeto di foglie.

Nella seconda parte invece in decisa pendenza , ci fa godere, nei caldi colori del tramonto, lo spettacolo di distese di ellebori in fiore e ci abbassa fino alla Santella del ‘Pret Zambel’ da dove , sulla stradetta agrosilvopastorale, rientriamo, a tramonto avanzato, al punto di partenza , non senza un breve ristoro al bar del centro, contenti del bel giro ad anello ‘partigiano’ intorno alla Corna Bianca di Cornalba.