Corno Stella (2620 m) con tanti fiori, solo, in compagnia degli stambecchi il 25 giugno 2019

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Corno Stella (2620 m) con tanti fiori, solo, in compagnia degli stambecchi il 25 giugno 2019

PERCORSO

Difficoltà: E fino al Lago Moro, tratti EE dal Lago Moro in vetta

Distanza: Km 10,67

Dislivello: in elevazione + 973 , in perdita -975 m

Tempi: 5 ore (3 in salita, 2 in discesa)

Foppolo-Foppelle (piazzale alberghi alti-K2 1665 m) > Quarta Baita > Rif. Terrazza Salomon al Montebello (2080 m) seguendo la ripida linea in direttissima della seggiovia > Sent. 204 > Lago Moro (2235 m) > Corno Stella (2620 m) > Lago Moro > Rif. Terrazza Salomon > IV Baita > Foppolo Foppelle-parcheggio K2

Martedì 25 giugno 2019.

La giornata si annuncia bella e calda con cielo sereno il mattino, parzialmente nuvoloso il pomeriggio.

In solitaria, raggiunta Foppolo e parcheggiata l’auto al piazzale alto degli alberghi, in località Foppelle, all’Albergo K2 (1.665 m), risalito l’ampio sedime della pista da sci, percorro la sterrata gippabile fino all’altezza della Quarta Baita. Seguendo poi su una labile traccia di sentiero la ripida linea di massima pendenza della seggiovia IV Baita-Montebello, risalgo sul sedime erboso della pista di sci in direttissima alla Costa del Montebello ove è situato il Rif. Terrazza Salomon (2080 m). Proseguo il percorso sul sent. 204, sulla ex-mulattiera di una delle strade militari della "Linea Cadorna" (il grande catenaccio realizzato nel pieno della Grande Guerra a difesa della Val Padana) che in falsopiano taglia il versante Sud-Est del Montebello, raggiungendo una conca pietrosa ove sono visibili i resti di alcune costruzioni. In breve poi in decisa salita sono al Lago Moro (2235 m), uno dei maggiori laghi naturali delle Orobie. Raccolto in un circo glaciale, deve il nome alle scure acque, ove si specchia a sx il soprastante Passo di Valcervia e a dx l’anticima del Corno Stella.

Presso il suo sbocco, chiuso da un muro in pietra, un marcato sentiero risale il più meridionale dei due spalloni che si staccano dalla cresta occidentale del Corno Stella (indicazioni per la vetta). Realizzato dal CAI di Bergamo negli Anni Settanta dell'Ottocento è questo uno dei sentieri ancor oggi più frequentati delle Orobie. Un ripido strappo porta al crinale principale, da dove si gode la vista del sottostante Lago Moro e verso ovest della lunga Valcervia dal tipico profilo ad U delle valli glaciali discendente da sud a nord verso la Valtellina. Incontro tanti stambecchi che, abituati alla presenza delle persone, si avvicinano incuriositi e seguendo anche i miei passi, mi fanno un bel po’ di compagnia! Verso sud si presentano le morfologie della Val Carisole, ove una serie sovrapposta di circhi dal fondo ampio e quasi piatto si distende a gradinata sotto il Corno Stella ospitando laghetti (Lago Corno Stella, il più grande), pascoli e piste da sci. Nell’ultimo tratto il sentiero si sposta, dopo un breve passaggio in cresta che richiede attenzione, sul versante bergamasco, salendo in traverso il versante meridionale, in alcuni tratti lievemente ripido ed esposto. Un ultimo strappo finale mi porta in vetta al Corno Stella (1620 m), sormontata da una bella croce, collocata nel 1965 dal G.A.M. Alta Valle Brembana nell’agosto 1965.

Il cielo intanto si è in parte rannuvolato sulla Val Brembana, ma dalle alte cime orobiche alla Valtellina e sulle Alpi retiche splende il sole e la visibilità rimane buona per godere appieno il bellissimo panorama di vetta a 360° soprattutto a nord verso il versante valtellinese con le Alpi Retiche, dove risaltano il Badile-Cengalo, il Disgrazia e il gruppo del Bernina. Mi trattengo in vetta un bel po’ a godermi il panorama spettacolare, che riprendo con numerosi scatti fotografici e a godermi un buon pranzetto al sacco.

Vista poi la nuvolaglia diffusa che ricopre anche con nebbie le montagne dei Laghi del Montebello, rinuncio a compiere il giro ad anello programmato al Passo di Valcervia con discesa dai Laghetti del Montebello, delle Foppe, delle Trote.

Scendo quindi al Lago Moro e a Foppolo, seguendo in senso inverso con attenzione il sentiero di salita, non godendo purtroppo di panorami come il mattino per foschia e nuvolaglia diffusa, discendendo quindi in direttissima dal Montebello sul sedime erboso alla IV Baita e rientrando al parcheggio seguendo la sterrata gippabile.

Bellissima escursione, svoltasi in buona parte in compagnia degli stambecchi !

Per maggiori dettagli puoi consultare ‘ I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci – Ed. Blu-Torino- alle pag. 159-161