Monti Vindiolo e Vetro ad anello da Zorzone-Pian Bracca (13-6-19)

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MONTI VINDIOLO (2056 m) - VETRO (2054 m) ad anello da Zorzone-Pian Bracca (1111 m) in VAL VEDRA il 13 giugno 2019

Percorso:

Pian Bracca (1111 m) > Sentiero per Baite Menna (non segnalato)>Baita Zuccone (1686 m)>Passo di Vindilo (1976 m) > Monte Vindiolo (2056 m) > Monte Vetro (2054 m) > Sent. 231 -Passo di Val Vedra (1849 m) > Casera di Vedro (1674 m) > Pian Bracca

Dislivello: positivo 1110 m, negativo -1095

Distanza: Km, 13,50

Difficoltà: Escursionistica

Tempi: intero anello 6 ore

Ritorno sui Monti Vindiolo e Vetro…nel momento della fioritura primaverile!

Giovedì 13 giugno 2019, raggiunto con l’auto Pian Bracca (1111 m) percorrendo la strada sterrata da Zorzone di Oltre il Colle, mi avvio sul sentiero per Baita Zuccone, imboccando, immediatamente prima del ponticello che immette all’abitato di Pian Bracca (Azienda agricola-Casera del Tino) il sentiero che sale a sinistra nel prato non segnalato (ignorando le indicazioni del sentiero 231 (Zorzone-Pian Bracca- Passo del Branchino) che si incontra poco prima sulla dx della strada sterrata (quello lo percorrerò al rientro scendendo la Val Vedra).

Salgo per circa 20’ il ripido sentiero che dal prato subito entra nel bosco di latifoglie con prevalenza di faggi.

Al primo evidente bivio prendo il sentiero di dx che scende nella valletta seguente e prosegue in saliscendi, di valletta in valletta, di faggeta in pineta fino ad uscire in un pascolo con stalla-pensana, dove pascolano alcuni bei cavalli.

Proseguo, anche superando sbarramenti di tronchi (per recinzione pascolo mandrie) per prati, faggete, pinete sulle erte pendici del Menna-Pezzadello fino ad uscire dal bosco e salire nel prato , dove seguo la traccia del sentiero tra l’erba alta.

Raggiungo in decisa salita un grande ‘omino’ chiamato ‘L’Omo’ (1600 m) con vista panoramica sulla Val Vedra.

Poco dopo sono alla sovrastante Baita Zuccone (1686 m) immersa nel verde dei pascoli resi gialli dalla rigogliosa fioritura del tarassaco e circondata da un ampio muro di recinzione (‘barech’).

Da lì seguo la labile traccia del sentiero per il Passo di Vindiolo, risalendo fino al punto in cui la traccia del sentiero prosegue in traverso sul versante di sinistra, rivolto a sud.

Non raggiungo il Passo del Vindiolo, ma a vista risalgo per ripidi pratoni fino alla croce di Vetta (2056 m).

In quota man mano salgo mi si offre lo spettacolo delle fioriture di anemone narcissino, pulsatilla alpina, pinguicola, vistosa soprattutto la fioritura dell’anemone narcissino che ricopre ed imbianca i fianchi del Vindiolo e del Vetro rivolti a sud-est, discendenti verso la Val Vedra.

Raggiunta la vetta del MONTE VINDIOLO (2056 m) sosto accanto alla bella croce di vetta per il pranzetto al sacco e scatto numerose fotografie con lo sfondo delle cime circostanti dell’Arera, della Corna Piana, del Pizzo di Roncobello, della costiera verso il Monte Vetro e il Passo di Val Vedra.

Dal Vindiolo passo quindi, seguendo il sentierino di cresta, scendendo alla sella e risalendo, in saliscendi di dosso in dosso, sulla vetta del MONTE VETRO (2054 m)..

Molto bello il percorso in cresta in saliscendi su pratoni imbiancati da distese di profumati anemoni narcissini sul versante della Val Vedra.

Al termine della discesa dalla cresta, mi abbasso al Passo di Val Vedra (1849 m) agganciando il sentiero 231 (Zorzone<>Passo Branchino), che mi porta a discendere la lunga Val Vedra, aperta, verde di pascoli nella parte alte, boscosa e chiusa nella parte bassa.

Passo alla Casera di Vedro (1674 m), situata su un’altura nel bellissimo vasto pianoro di pascoli. Disceso alla cascina di Pian Bracca, dove chiudo il bell’anello dei Monti Vindiolo e Vetro , percorso per la terza volta, mi rifornisco dei buonissimi formaggi di monte del