Corno Stella (2620 m) con Montebello, solo, in compagnia degli stambecchi il 22 giugno 2020

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PERCORSO

Difficoltà: E fino al Lago Moro, tratti EE dal Lago Moro in vetta e alcuni passaggi sul Montebello

Distanza: Km 9,95

Dislivello: in elevazione + 1073 , in perdita -1075 m

Tempi: 6 ore (4 in salita compreso Montebello, 2 in discesa)

Foppolo-Foppelle (piazzale alberghi alti-K2 1665 m) > Quarta Baita > Rif. Terrazza Salomon al Montebello (2000 m) seguendo la ripida linea in direttissima della seggiovia > Montebello ben oltre la croce di vetta (2100 m) > Discesa alla Terrazza Salomon > Sent. 204 > Lago Moro (2235 m) > Corno Stella (2620 m) > Lago Moro > Rif. Terrazza Salomon > IV Baita > Foppolo Foppelle-parcheggio K2

Lunedì 22 giugno 2020, giornata prevista bella e calda con moderata ventilazione da nord con cielo sereno il mattino e poche nubi il pomeriggio e così sarà !|

In solitaria, raggiunta Foppolo e parcheggiata l’auto al piazzale alto degli alberghi, in località Foppelle, all’Albergo K2 (1.665 m), risalito l’ampio sedime della pista da sci, percorro la sterrata gippabile fino all’altezza della Quarta Baita. Seguendo poi su una labile traccia di sentiero sulla ripida linea di massima pendenza della seggiovia IV Baita-Montebello, risalgo sul sedime erboso della pista di sci in direttissima alla Costa del Montebello ove è situato il Rif. Terrazza Salomon (2000 m).

Risalgo in ripida pendenza su traccia di sentiero alla soprastante croce di Cima Montebello (2100 m) e proseguo per un bel po’ sull’ondulata cresta, ammirando il panorama ad est sulla verdeggiante Val Carisole e ad ovest sulla valle dei laghetti del Montebello e delle Trote e verso il Monte Toro.

Visto che non mi è possibile abbassarmi al Lago Moro se non dopo essere salito ancora per tanto in cresta, che diviene impegnativa, rientro alla Terrazza Salomon da dove proseguo il percorso sul sent. 204, sulla ex-mulattiera di una delle strade militari della "Linea Cadorna" (il grande catenaccio realizzato nel pieno della Grande Guerra a difesa della Val Padana) che in falsopiano taglia il versante Sud-Est del Montebello, raggiungendo una conca pietrosa ove sono visibili i resti di alcune costruzioni. In breve poi in decisa salita sono al Lago Moro (2235 m), uno dei maggiori laghi naturali delle Orobie. Raccolto in un circo glaciale, deve il nome alle scure acque, ove si specchia a sx il soprastante Passo di Valcervia e a dx l’anticima del Corno Stella. Presso il suo sbocco, chiuso da un muro in pietra, un marcato sentiero risale il più meridionale dei due spalloni che si staccano dalla cresta occidentale del Corno Stella (indicazioni per la vetta).

Realizzato dal CAI di Bergamo negli Anni Settanta dell'Ottocento è questo uno dei sentieri ancor oggi più frequentati delle Orobie. Un ripido strappo porta al crinale principale, da dove si gode la vista del sottostante Lago Moro e verso ovest della lunga Valcervia dal tipico profilo ad U delle valli glaciali discendente da sud a nord verso la Valtellina.

Verso sud si presentano le morfologie della Val Carisole, ove una serie sovrapposta di circhi dal fondo ampio e quasi piatto si distende a gradinata sotto il Corno Stella ospitando laghetti (Lago Corno Stella, il più grande), pascoli e piste da sci. Nell’ultimo tratto il sentiero si sposta, dopo un breve passaggio in cresta che richiede attenzione, sul versante bergamasco, salendo in traverso il versante meridionale, lievemente ripido ein alcun i punti esposto, dove la la salita, anche su roccette, è richiesto l’uso delle mani.

Alcuni ultimi ripidi strappi finali mi portano in vetta al Corno Stella (1620 m), sormontata da una bella croce, collocata nel 1965 dal G.A.M. Alta Valle Brembana nell’agosto 1965. Splende ancora un bel sole caldo nel cielo di uno splendido azzurro mentre spira a tratti leggero vento da nord.

Mi posso godere appieno della ottima visibilità a 360° sia verso le Alpi Orobie di Val Brembana e di Valtellina e verso le Alpi Retiche, dove risaltano il Badile-Cengalo, il Disgrazia e il gruppo del Bernina. Mi trattengo in vetta un bel po’ a godermi il panorama spettacolare mentre mi godo anche un buon pranzetto al sacco.

Sono in vetta con me due giovani escursionisti con cui mi intrattengo un po’ .

Nel momento in cui mi domando perché mai non ho ancora visto stambecchi comincio a vederne alcuni poco sotto la vetta.

Scendo quindi il tratto impegnativo prestando attenzione e mi ritrovo con i miei desiderati amici stambecchi con la presenza stavolta di bei esemplari maschi adulti insieme a numerose femmine con i piccoli.

Scendo al Lago Moro praticamente in loro compagnia, perché seguono i miei passi e le mie numerose soste fotografiche a distanza ravvicinata.

Al Lago Moro mi trattengo in loro compagnia per un bel po’. Intanto il tempo passa e rinuncio all’intenzione di salire al Passo di Valcervia per discendere dai laghetti del Montebello e delle Trote.

Salutati gli stambecchi, miei compagni di discesa fino al Lago Moro, rientrato alla Terazza Salomon, da lì scendo in direttissima sul sedime erboso alla IV Baita e rientro al parcheggio seguendo la sterrata gippabile passando accanto alla Baita del Formai de mut.

Bellissima escursione, svoltasi in buona parte in compagnia degli stambecchi, come altre volte !

Per maggiori dettagli puoi consultare ‘ I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci – Ed. Blu-Torino- alle pag. 159-161

Commenti

Stefano Manzoni 3 anni, 9 mesi

caspita che foto ! complimenti spettacolo .