L'antica Strada Taverna

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Indescrivibile dev’esser stata la fatica del viandante dell’epoca, quando, ancor prima della nascita della Via Priula, si doveva imbattere nell’arduo e difficile cammino verso gli importanti centri economici, ecclesiali e burocratici di Zogno e San Giovanni Bianco: caricato come non mai il proprio mulo, superava l’architettonico ponte a schiena d’asino detto “del Cappello”, che gli consentiva così di aggirare le inquietanti gole del torrente Brembilla, ed inforcava quell’antichissima strada selciata di cui oggi abbiamo ancora viva testimonianza: la Strada Taverna.

In origine chiamata Strada Meneghina, nome preso dal primo abitato che si incontra salendo, venne in seguito riportata sulle carte come Strada Taverna probabilmente per la presenza lungo il tragitto di un importante punto di sosta presso il quale, il nostro instancabile viandante, finalmente, poteva ristorarsi.

Non resta altro che voltare le spalle all’incessante rumore del traffico che corre lungo la provinciale 470 e al tartassare delle crivelle delle vicine industrie di calce e lasciarsi condurre, attraverso questa storica via di comunicazione, in epoche remote delle quali ancor oggi non conosciamo datazione alcuna.