Panarotta

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Il programma era quello di raggiungere la vetta del monte Fravort. La chiusura dei due sentieri diretti  a causa dell'intervento di recupero piante attualmente in corso ci ha costretto ad una variante piuttosto impegnativa per evitare l'utilizzo dell'automobile e così ci siamo accontentati dei 2000 metri della Panarotta. Un bella vista sui laghi di Levico, Caldonazzo e sul gruppo del Brenta.

Commenti

Camillo Giupponi 3 anni, 9 mesi

Fanno davvero impressione tutti quegli alberi a terra e tutti quei tronchi accatastati. Ricordo che l'anno scorso in zona Dolomiti del Brenta avevo visto situazioni analoghe. E' bello comunque vedere sempre luoghi nuovi. Buona serata.

  • Adriano Selleri 3 anni, 9 mesi

    Siamo passati l'anno scorso ma non essendo ancora iniziato il recupero delle zone colpite non eravamo riusciti a comprendere a pieno le condizioni dei boschi. In certi versanti sono rimasti solamente i solchi dei cingolati nel terreno senza nemmeno una pianta superstite. La zona comunque è molto interessante, ricca di storia, con una lunga tradizione mineraria, confinante con la Valle dei Mocheni e vicino alle zone più "mondane" della Valsugana nel caso a qualcuno non bastasse la tranquillità del posto. Grazie e ciao.

  • Emanuele Musitelli 3 anni, 9 mesi

    E' bello conoscere nuovi luoghi attraverso le tue interessanti Gallery .Penso forse di aver visto questa montagna dal rifugio Roda sopra Andalo ,inoltre non pensavo che anche in quei luoghi fosse passata la tromba d' aria . Un saluto alla famiglia .

  • Adriano Selleri 3 anni, 9 mesi

    Avremmo preferito raggiungere delle zone più interessanti ma sono state ugualmente delle belle camminate. In questa gita abbiamo percorso circa 26 Km con un dislivello doppio del dovuto solo per andata e ritorno dalla Panarotta, saremmo tranquillamente arrivati sul Oscivart. Ci rifaremo la prossima volta; in compenso non rischio di tediarvi più di tanto con la solita carrellata di fotografie. Ciao e grazie.