Passo San Simone e Forcella Rossa da San Simone-Baita Camoscio- 27apr22

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PASSO SAN SIMONE (2106 m) e FORCELLA ROSSA (2055 m) da San Simone (1700 m)-Baita Camoscio (1750 m)-27apr22: gran risveglio primaverile con prati rinverditi e fioriti, marmotte e camosci fischianti a bassa quota sui versanti a solatio, con ancora neve in alto specie sui versanti a bacìo

PERCORSO

San Simone (1700 m) > Baita del Camoscio (1750 m) > Casera dei Sessi > Sul sent. 115 salita del Vallone dei Sessi al PASSO SAN SIMONE (2106 m) >Stradetta innevata servizio piste > Percorso a vista su neve in direzione vallone del sent. 101 per Forcella Rossa > Aggancio sent. 101 e salita alla FORCELLA ROSSA (2055 m) > Discesa alla Baita del Camoscio con passaggio al laghetto in disgelo> Rientro finale a San Simone dalla Val d’Arale

Difficoltà: per E a bassa quota, EE in alto su ambiente innevato salendo e scendendo dal Passo San Simone e dalla Forcella Rossa.

Distanza: Km 7

Dislivello: 500 m

Tempi: complessive ore 4.30

Attrezzatura: scarponi invernali da neve, ghette e ramponcini nei tratti ripidi

Appoggi: San Simone e Baita del Camoscio

Intendo ripetere l’escursione dello scorso anno al Passo San Simone e Forcella Rossa da San Simone-Baita del camoscio.

Mercoledì 27 aprile 2022, godendo di una bella serena giornata primaverile, torno in solitaria a osservare il risveglio primaverile nella splendida conca di San Simone e Baita del Camoscio.

Raggiunto da Zogno in auto San Simone (1700 m), lasciata l’auto nei grandi parcheggi, salgo alla Baita del Camoscio (1750 m), tagliando per scorciatoie nei prati esposti al sole fioriti.

Mi attardo ad ammirare e fotografare lo spettacolo dei pascoli dove la neve disciolta lascia spazio al verde dei prati fioriti con distese di Crocus vernus bianchi e violetti.

Dalla Casera dei Sessi, poco sopra la Baita del Camoscio, imbocco la traccia del sent. 115 che risale in costa il gran bel Vallone dei Sessi ancora in gran parte ricoperto di neve.

Risalgo il Vallone in decisa salita per buona parte per poi, nel tratto finale, divenire in ripida salita.

Bello il panorama con in alto la piramide del Monte Cavallo (2322 m) affiancato dalla famose ‘Canne d’organo’ che si ergono maestose sul lato sinistro verso il Passo.

Dal Passo di San Simone (2106 m) m i godo il panorama sulla Val Terzera e verso la ‘regione’ del San Marco.

Non solo solo e mi hanno preceduto due escursionisti che mi hanno tracciato il percorso nella neve ma che poi han proseguito per altro percorso.

Discendo quindi con cautela per neve rammollita un pochino scivolosa un primo tratto per poi agganciare sulla sinistra una stradetta innevata in direzione della Forcella Rossa. Mai percorsa mi avventuro al limite tornerò indietro.

Dopo buon tratto in salita su stradetta battendo per primo traccia su neve, quando la stradetta termina, proseguo in direzione sent. 101 per Forcella rossa su traccia provvidenziale di qualcuno che mi ha preceduto giorni prima e mi abbasso nel vallone fino a lasciare la traccia che scende per proseguire a vista ad attraversare il vallone e risalire ad agganciare il sent. 101 per Forcella Rossa.

Infine in ripida impegnativa salita con faticosi affondi nella neve specie nel tratto finale, raggiungo, sbagliando, quella che mi sembrava la Forcella Rossa che invece non è .

Mi avvedo dello sbaglio e quindi ritorno indietro a d agganciare il tracciato giusto del sent, 101 che mi permette di raggiungere finalmente la Forcella Rossa (2055 m) dove rivedo la bella Madonnina del G.A.M.A (Gruppo Amici Montagna Almè) a ricordo degli amici caduti in montagna.

Anche da questo passo, come da quello di San Simone, posso ammirare un gran bel panorama verso la ‘regione’ del San Marco.

E’ mezzogiorno, mi accomodo su una roccetta sgombra da neve e mi godo un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax, mentre osservo una gran bella vista panoramica.

Il sent. 101 prosegue , ma nella neve non vedo la benché minima traccia di qualcuno che abbia proseguito , ancora troppo alta la neve sul versante a bacìo verso la Casera Cavizzola.

Scendo poi , con cautela nel primo ripido tratto, seguendo poi per buon tratto la traccia visibile del sent. 101 fino a lasciarla e scendere a vista sul fianco sx della montagna per avvicinarmi al laghetto in disgelo visto in salita. Sceso sopra il laghetto in disgelo mi godo lo splendido spettacolo dei Crocus bianchi e violetti, delle azzurre acque, del bianco della neve delle montagne che provano a specchiarsi nel laghetto.

E lo spettacolo continua mentre mi abbasso verso la Baita del Camoscio quando le distese di Crocus bianchi e violetti si susseguono quasi a perdita d’occhio.

Rientrato alla Baita del Camoscio non discendo dalla stradetta normale ma risalito sulle piste le discendo dalla Valle d’Arale e mi domando quando le piste di sci saranno riaperte dopo anni di chiusura...troppo bello lo spettacolo che gli sciatori possono godere mentre si dedicano allo sci utilizzando le moderne strutture di risalita ampiamente collaudate da anni di intensa attività.

Mi abbasso a San Simone concludendo la bella escursione con in testa il pensiero e l’auspicio che gli impianti sciistici possano riprendere nel prossimo anno la loro attività !