Il rifugio è il simbolo della passione che da sempre l’uomo dimostra per la montagna, non solo di chi la vive nel tempo libero tra passeggiate ed escursioni, ma anche di chi ne fa un mestiere, dedicandosi al presidio del territorio. Scegliere di gestire un rifugio non è impresa da poco, ma nemmeno trovare una persona disposta a farlo è altrettanto facile. È questo il caso del rifugio di Aprica in Valtellina. Il Cai valtellinese sta infatti cercando qualcuno disposto a gestire la baita, che fu distrutta nell’incendio del 2010, e che da allora non ha più un gestore. A breve inizieranno i lavori di ristrutturazione e il Cai sta cercando famiglie o imprenditori disposti a dirigere la struttura. Gli interessati possono scrivere una lettera all’ufficio turistico intestata al Cai in corso Roma 150 ad Aprica o una mail a [email protected] Risultato già positivo invece per il rifugio Savogno a Piuro, in Valchiavenna, rimasto momentaneamente senza gestore a causa della scadenza del contratto d’affitto della precedente famiglia che lo gestiva. Tra circa due mesi la baita tornerà fruibile grazie a Federico Rampino, appassionato di montagna e ristorazione. Il rifugio proporrà cucina tipica valtellinese e valchiavennasca, con prodotti biologici a chilometro zero.