SEBINO, RIENTRA L'ALLARME
Una spiegazione definitiva alla grande chiazza rossa che ha invaso il Lago d'Iseo, non è ancora stata data. I primi risultati degli esami compiuti dall'Asl sembrano però rassicurare.
Nessuna traccia di fioritura algale; sono state però rinvenute tracce della temuta Plancktothrix rubescens, un cianobattero potenzialemente tossico per l'uomo. Le quantità sarebbero comunque minime e non generano alcun allarme. Resta ancora da scoprire l'origine della sostanza oleosa che nei giorni scorsi ha ricoperto il Sebino. Secondo Legambiente si sarebbe trattato di liquami e olii industriali fuoriusciti dallo sfioratore. Nessuna anomalia è emersa dai controlli. Accertamenti sono ancora in corso.
Le prime notizie sono comunque positive, nessun rischio per il lago e per gli abitanti della zona.
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