Pizzo Stella, montagna regina per gli amanti della fotografia panoramica, grazie ai suoi ampi orizzonti. Da lassù, da questo splendido balcone nel cuore delle Alpi, nelle giornate più terse si riesce addirittura a distinguere Milano. E da Milano, a sinistra del Cornizzolo, si può scorgere il pizzo Stella: un vertice lontano, quasi irreale, fissato da Leonardo da Vinci nel famoso disegno dove più a destra spiccano le Grigne.

L’ascensione al pizzo Stella per la via normale non è particolarmente impegnativa. Si può raggiungere l’idilliaca conca dell’Angeloga, sopra Campodolcino; e il vicino rifugio Chiavenna, oppure proseguire fino alla vetta. Anche per questa sua facilità di accesso Orobie l’ha scelta tra le «più belle di Lombardia» a ottobre.  Panorami e storia. Una storia singolare. A differenza di molte cime di questa porzione delle Alpi, non furono alpinisti britannici a violarne per primi la vetta. Quando gli inglesi raggiunsero la cima dello Stella, si accorsero di essere stati preceduti. John Ball, primo salitore nel 1857, trovò un omino di sassi ad attenderlo. Lo avevano realizzato i topografi imperiali inviati fin lassù dal governo di Vienna per realizzare la carta del Lombardo-Veneto.

Da allora centinaia di scalatori hanno affrontato i diversi versanti della montagna, che segna il confine tra Italia e Svizzera, risalendo la Valle Spluga, la Val di Lei e la Val D’Avero, cascate e torrenti spumeggianti e panorami indimenticabili.