Nasce in Lombardia il primo inventario e catasto dei boschi urbani e periurbani. Saranno censite e inventariate le aree boschive sorte dalla metà degli anni settanta a seguito di progetti di riforestazione su aree degradate e terreni agricoli in prossimità delle città. Quei polmoni verdi capaci di influire sulla qualità della vita dei cittadini, sul clima dei centri urbani e che rappresentano anche importanti nicchie di biodiversità.
Alcuni esempi: Parco Nord di Milano, Parco del Mella di Brescia, la foresta di pianura di Lodi, la foresta Carpaneta di Mantova, il bosco di pianura di Pontirolo Nuovo in provincia di Bergamo.

Grazie al progetto EMoNFUr Life+ 10 Env/It/399, nato dall'impegno di Regione Lombardia, Ersaf, Istituto Forestale Sloveno, in collaborazione con alcune Università Italiane, sarà realizzato uno strumento per conoscere e studiare quantità, caratteristiche, stato di salute dei boschi urbani. Importante strumento di studio, salvaguardia e pianificazione del territorio.

L’inventario e il catasto saranno resi pubblici nel gennaio 2014 e saranno consultabili sui siti degli enti coinvolti. Cominciano però a evidenziarsi i primi dati, relativi alla provincia di Milano. E sono dati su cui riflettere: 121 comuni, cioè il 90% del totale, rientrano nell’area urbana e periurbana e complessivamente la superficie forestale ricopre 7.845 ettari di terreno con un indice di boscosità pari a 5,76% del territorio. La superficie di bosco per ogni abitante è di 25,2 mq. Se consideriamo che la media regionale è di 621 mq per abitante già si può dedurre che il valore è molto distante. Inoltre nel 84,3% dei comuni milanesi l’indice di boscosità è inferiore al 10% e solo l’1,8% delle aree boscate ha una superficie maggiore a 15 ettari.