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Cibi e vini lombardi spiccano a Montegrotto

04 Febbraio 2014 / 00:00
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Cibi e vini lombardi spiccano a Montegrotto

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Nutrita presenza lombarda ai festeggiamenti per i 40 anni di attività dell’Associazione Ristoranti Regionali – Cucina Doc ( www.ristorantiregionali.it) guidata da Marinella Argentieri, che si sono tenuti all’Hotel Terme Imperial di Montegrotto Terme, struttura molto frequentata, con una elevata percentuale di turisti stranieri, per via delle piscine termali con i trattamenti terapeutici con i fanghi. I partecipanti hanno potuto assaggiare le specialità di otto regioni: Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino. Il convegno si è aperto con due eccellenze dell’enogastronomia: l’Animante Franciacorta Brut dell’azienda Barone Pizzini, primo produttore biologico in Franciacorta, dove l’associazione è nata nel 1974, accompagnato da una degustazione di Trentingrana, prodotto privo di conservanti e ottenuto da latte di bovine alimentate senza Ogm. La Lombardia era presente con i seguenti ristoranti: Posta al Castello di Gromo con il piatto “Delizia del Posta” abbinato al Valcalepio Bianco di Medolago Albani; La Trota di Laxolo di Brembilla con il piatto “Polenta contadina” abbinato al Valcalepio Rosso di Bonaldi; La Terrazza Manzotti di Canonica d’Adda con il piatto “Dolcezza alle mele” sposato al Moscato d’Asti di Bera; la Trattoria del Tone di Curno con la “Sinfonia di dolci al cioccolato Icam”, abbinata al Soffio di Sole, il passito prodotto dalla Cantina Santa Maria la Palma di Alghero. E poi, altre specialità regionali: dal Trentino la “Lombata di cervo in salsa di Teroldego con pistacchi tostati, tortino di verza brasata e piccolo tortel di patate” del ristorante Da Pino di San Michele all’Adige, accompagnata da Teroldego Castel Firmian del gruppo Mezzacorona. La Toscana ha messo in campo il ristorante Mare Mosso di Montecatini Terme, che ha scelto in abbinamento al suo “Sformatino di zucchine e fiori di zucca su fonduta di pecorino toscano” il Vermentino di Sardegna Doc Blu, ancora della Cantina Santa Maria la Palma; Volterra con il cinghiale cucinato da Genuino Del Duca titolare dell’omonimo ristorante ed anche produttore del vino in abbinamento al piatto: il Marcampo. L’Emilia Romagna e le Marche sono state rappresentate rispettivamente dal ristorante La Posada di Rivabella di Rimini con la “Scaloppa di branzino cotta al vapore con tortino di finocchi e pesto di rucola” abbinata al Pagadebit di Celli e dal ristorante Al Soldato di Ventura di Gradara con i “Passatelli in brodo di pesce”, uniti al Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc, prodotto da Barone Pizzini nella sua tenuta di Pievalta (Ancona) da agricoltura biodinamica. Per concludere, la “Minestra di Scarola”, presentata dalla Trattoria Da Peppina di Forio d’Ischia abbinata a Per’è Palummo, prodotto sull’isola dalla Cantina Tommasone.