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LIBERTA' IN MONTAGNA. LETTERA AL PM GUARINIELLO

24 Febbraio 2014 / 12:27
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623
Scritto da Redazione Orobie
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LIBERTA' IN MONTAGNA. LETTERA AL PM GUARINIELLO

24 Febbraio 2014/ 12:27
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Scritto da Redazione Orobie

Egregio dottor Raffaele Guariniello,
Le sottoponiamo le nostre riflessioni in fatto di giudizio in sede civile e sede penale per cause concernenti l’attività in montagna. Chiariamo subito che non Le scriviamo per auspicare una "giustizia speciale", o “tribunale della montagna”, che conosca la materia e i principi di fondo evidenziati nella lettera.
Le scriviamo invece, come potremmo scrivere a qualunque altro magistrato, perché riteniamo che Lei personalmente debba essere messo a conoscenza della filosofia di coloro che reputano essenziale forma di libertà il muoversi su terreno di avventura montana.


Inizia così la lettera aperta dell'Osservatorio per la Libertà in Montagna e in Alpinismo al Pm torinese Guariniello che sta indagando su alcune attività di fuoripista che avevano provocato una valanga.
La letterà è firmata dall'alpinista Alessandro Gogna, portavoce dell'Osservatorio, un organismo nato all'interno del Cai. Non si chiede un trattamento speciale, ma il diritto a far conoscere il punto di vista di chi pratica l'avventura in montagna. Una necessità che nasce anche dal recente fiorire di nuovi divieti e ordinanze di chiusura.


L'Osservatorio pone l'accento sui concetti di libertà come diritto, di responsabilità come consapevolezza e di sicurezza; evidenziandone gli aspetti culturali e quelli giudirici.
Formare e informare, piuttosto che vietare e punire è l'appello contenuto nella lettera aperta. L'obiettivo - è scritto - è diminuire il numero degli inconsapevoli, non aumentare il numero dei dissuasi o dei punti.