Finisce bene la lunga battaglia combattuta dall'isola dei Cipressi per difendere gli Wallaby. I piccoli marsupiali simili a canguri,in alcuni casi nati proprio in quest'oasi,hanno rischiato di perdere le propria casa in seguito alla segnalazione di un vicino al Corpo Forestale: gli Wallaby sono una specie protetta.

"Si è trattato solo di una grave svista -sostiene Simone Gavazzi proprietario dell'isola- a causa della moltitudine di documenti necessari per mantere l'oasi,non ci siamo accorti che gli Wallaby erano diventati nel frattempo una specie protetta. In pratica quano arrivarono i primi esemplari nell'isola non erano protetti, oggi invece lo sono e serviva la giusta documentazione". La famiglia Gavazzi è stata multata dalla Forestale la quale si era limitata ad apporre cartelli in cui informava del sequestro.

L'isola dei Cipressi diventa zoo

La situazione si ribalta quando dalla Forestale arriva la grande notizia: l'isola viene riconosciuta come zoo. In realtà poco cambia per questo territorio che sarebbe meglio definire con il termine di oasi protetta, considerando  che qui non esistono gabbie. L'isola rapresenterebbe il nuovo zoo della città di Como che nel 1987 chiuse lo zoo di Como dopo cinquant'anni di attività

L'isola si apre al pubblico

L'isola, perciò, sta già lavorando per aprirsi al pubblico e diventare ciò che una volta era rappresenato dallo zoo della città: ancora in via di defizione l'accordo con Egiret (società che detiene i diritti di sfruttamento del lago) per permettere ai visitatori di accedere all'isola tramite pedalò.