Il piacere di andare in montagna dopo il trapianto. Un progetto dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo porterà sulle Orobie 20 trapiantati di fegato, rene o cuore. Sette percorsi da compiere con l'aiuto del Cai e ovviamente sotto controllo medico. 

L'iniziativa rientra nel programma ministeriale "Trapiano... e adesso sport" ed era stata ideata da Luisa Savoldelli, che vent'anni fa aveva ricevuto un nuovo fegato e aveva sperimentato in prima persona tutti i benefici - non solo sanitari - dell'attività in montagna. Luisa purtroppo è mancata nei mesi scorsi, prima di veder realizzato il suo progetto.

Sulle sue orme cammineranno altre 20 persone. Per loro sono stati pensati sette itinerari di diversa difficoltà in base alla preparazione atletica. La prima camminata è il programma domenica 12 aprile al pizzo Formico, sopra Gandino, il paese di Luisa Savoldelli. Le mete successive sono il Canto Alto, il rifugio Gherardi e monte Sodadura, il rifugio Alpe Corte e Passo Brachino, la baita Golla, il rifugio Albani e, a chiudere, una due giorni al rifugio Laghi Gemelli.