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EVEREST ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

03 Settembre 2015 / 14:50
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840
Scritto da Redazione Orobie
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EVEREST ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

03 Settembre 2015/ 14:50
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Scritto da Redazione Orobie

L'"Everest" in laguna . La pellicola del regista islandese Baltasar Kormakur ha inaugurato la 72° edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

Un kolossal in 3D con un cast di grandi attori ( Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Keira Knightley, Sam Worthington, Jake Gyllenhaa, Emily Watson), molti dei quali presenti al Lido. Ma avventura, emozioni e grandi scenari non sono bastati a infiammare gli spettatori. Tiepida l'accoglienza al Festival, anche se il film ha tutti gli ingredienti per raccogliere successi nelle sale (uscirà il 24 settembre), anche le polemiche che hanno fatto parlare di "Everest" già prima del debutto veneziano.

Il primo ad aver espresso dubbi sul film è stato Reinhold Messner, critico riguardo al fatto che le riprese sono state effettuate più in Val Senales e a CineCittà che in Himalaya. "Una ricostruzione parziale" - ha dichiarato Messner - di quella che non fu solo una disgrazia. La pellicola racconta due spedizioni dall'epilogo tragico: il 10 maggio 1996 otto alpinisti persero la vita durante una bufera. Non fu solo casualità, sottolinea il celebre scalatore: "La tragedia è accaduta perché due bravissime guide a un certo punto hanno deciso di diventare imprenditori del settore turistico. Sull'Everest porti qualcuno, non decine di persone alla volta. Per far salire gente impreparata Rob Hall e Scott Fischer hanno fatto ricorso a tutte le loro risorse fino a esaurirle. Erano sfiniti. Sono morti loro e gli altri, senza un'idea di cosa fare, hanno fatto la stessa fine".

Al di là delle polemiche al film di Baltasar Kormakur il merito di aver dato grande visibilità al mondo dell'alpinismo e di aver portato la montagna più alta del mondo perfino a Venezia.