CIASPOLE E SCIALPINISMO IN FORTE CRESCITA IN ITALIA E IN EUROPA
Crescita del turismo in montagna ma calo dei turisti interessati allo sci: questa è la fotografia che emerge dai rapporti dell'International report on Snow and Mountain del 2015, interpretati da Legambiente e Vivilitalia. Dati alla mano, il turismo montano non è di certo in crisi: nel 2015, in parte grazie alla benevolenza del clima che ha portato a un inverno freddo e ad una estate calda, le presenze registrate in montagna sono infatti aumentate del 9,7% rispetto all'anno precedente. Nel dettaglio, in provincia di Bergamo l'incremento è stato del 30%, a Brescia del 40% e in Valtellina del 6%.
I dati evidenziano però un cambiamento notevole nelle attività praticate dai turisti, legato alla crescita dei cosiddetti Slons ("Snow lovers no skiers"), gli amanti della neve che non praticano lo sci.
I dati registrano infatti una decisa crescita di attività collettive e sostenibili, più legate al rapporto tra uomo e ambiente, come loi scialpinismo, le escursioni con le ciaspole e il winter trekking, con un aumento del 49% tra il 2011 e il 2014, assestandosi intorno alla cifra di 480 mila partecipanti registrati nel biennio 2013-2014. Di contro, nello stesso lasso di tempo, l'incremento dei praticanti dello sci, discesa e fondo, è appena accennato (+ 0,8%) mentre lo snowboard registra un deciso calo (- 16%, 496 mila partecipanti).
Questa tendenza non riguarda soltanto l'Italia ma anche molti paesi europei. Inoltre, anche all'estero, è sempre maggiore la richiesta di vacanze di breve durata, ma con aspettative elevate per quanto riguarda la qualità dei servizi e l'attenzione per l'ambiente.
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