Altri germani, anatre e cigni morti nel lago di Como. Almeno trenta gli uccelli acquatici recuperati senza vita nelle acque e sulle sponde del Lario, soprattutto nel primo bacino.

Arrivano le prime risposte sulle cause della moria, grazie agli accertamenti effettuati dalla Polizia provinciale, dall'Asl e da Comosocorso servizio veterinario. Gli animali sarebbero vittime di un avvelenamento da botulino, una tossina che si diffonde in condizioni particolari di caldo e di acqua stagnante. L'unica modo per arginare la "strage" è rimuovere il prima possibile le carcasse dall'acqua, evitando che la tossina si propaghi in aree sempre più ampie del lago.

Nessun pericolo per gli esseri umani visto che la tossina non è trasmissibile all’uomo e non è infettiva. Anche a noi spetta invece il compito di aiutare germani e altri abitanti del lago, evitando di dargli da mangiare. In questo modo gli animali avrebbero un richiamo in meno ad avvicinarsi a riva, dove le tossine si diffondono più facilmente a causa dell'acqua bassa e stagnante.