Immobile per un anno intero. Da quando - nel settembre 2015 - una forte raffica di vento lo ha sradicato il piantone Segantini, sul monte Cornizzolo, è avvolto da un inverno perenne.  La scorsa primavera qualche germogio era spuntato sui rami del faggio secolare, facendo ben sperare i membri del Comitato sorto per il suo salvataggio e le tante persone che si sono appassionate alla vicenda. 

Invece nulla, durante l'estate il piantone è rimasto spoglio e così si presenta alla nuova stagione. Anche i più tenaci temono che ormai ci sia poco da fare. Comunque nessuna decisione sarà presa a breve, l'albero che fu caro al pittore Segantini, resterà a vegliare i laghi briantei dal Cornizzolo almeno fino alla prossima primavera. I tecnici del Parco lago del Segrino, che si sono presi cura del faggio in questi mesi, aspetteranno il ritorno della bella stagione per verificare eventuali progressi. 

E forse resterà comunque sul Cornizzolo. In molti chiedono di mantere la sua presenza amichevole magari affiancandogli un giovane faggio. Per il salvaraggio del piantone Segantini sono stati spesi 17 mila euro, finanziati dagli enti pubblici locali ma anche da tanta gente comune.