Soltanto due giorni di chiusura e il passo dello Spluga è stato riaperto, contrariamente alle aspettative. La comunicazione ufficiale è arrivata dalle autorità svizzere e Anas ha confermato il via libera consentendo ai frontalieri diretti verso Coira di respirare.

Intanto prosegue il confronto sulla volontà di voler ridurre il più possibile i tempi di chiusura. “Credo sia doveroso puntare a un protocollo d’intesa che preveda la riapertura del passo nei periodi di stop delle piste, senza perdere settimane utili prima o dopo la stagione sciistica – ha sottolineato il delegato al Turismo della Comunità montana Valchiavenna Omar Iacomella - Nel rispetto, ovviamente, delle condizioni di sicurezza”.

“Capisco che sul versante svizzero siano già pronti i generatori di neve per preparare la pista di discesa verso Splugen, ma è inutile ribadire come il collegamento attraverso lo Spluga sia fondamentale per entrambi i versanti – ha ribadito Federico Scaramellini, direttore del Consorzio di promozione turistica della Valchiavenna - Penso sia importante fare dei passi avanti iniziando ad anticipare l’apertura primaverile, che è sicuramente risultato ottenibile senza grandi investimenti e soltanto con la volontà di entrambi i versanti”.