FILO DI FERRO NEL BOSCO CONTRO I CENTAURI
Se l'è cavata con un bel po' di lividi e contusioni, ma avrebbe potuto andare decisamente peggio al motociclista di 16 anni che lo scorso 11 febbraio è finito contro del filo di ferro teso tra due alberi.
Il ragazzo, che guidava un enduro, stava andando piano e viaggiava in direzione opposta a quella in cui si compie solitamente il giro e questo gli ha evitato conseguenze più serie. Il cavo era stato posizionato in modo da colpire proprio i centauri. In quella zona, vicino all'argine dell'Oglio, si allenano infatti numerosi appassionati di cross.
"Un atto criminale" è stato definito dagli amministratori dell’Alto Sebino e della Comunità montana dei laghi, che però hanno anche evidenziato che lì le moto non possono circolare.
La discussione continua: la gravità del gesto però è indubbia: da pazzi rischiare di ferire gravemente o uccidere qualcuno per quello che è un illecito amministrativo. E' necessario trovare al più presto il responsabile, ma gli amministratori ammoniscono anche i motociclisti: sugli argini e nei greti dei fiumi, così come nelle strade agrosilvopastorali o nei boschi, le moto non possono circolare.
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