La marcia dei rospi Bufo bufo, come ogni primavera, torna anche quest’anno. Questi anfibi si spostano per raggiungere le zone dei laghi e degli stagni in cui potersi riprodurre, un fenomeno che interessa un po’ tutta la Lombardia e che vede mobilitarsi i volontari per evitare che il loro attraversamento delle strade possa provocare delle vere e proprie stragi di questi animali.

L’esercito è composto da guardie ecologiche, gente comune, operatori vari. E così realizzano barriere o tunnel proprio per favorire lo spostamento in sicurezza dei Bufo bufo verso le zone umide.

Nella Bergamasca le aree interessate sono diverse. A cominciare dalla Valle Cavallina, perché i rospi puntano a raggiungere i laghi di Endine e di Gaiano. In questi giorni di inizio primavera gli operatori hanno già contato circa 1.700 esemplari. Ma il fenomeno è presente anche sul Sebino, a Zu di Riva di Solto, a Portirone, a Clusane e Paratico. E poi ancora, cambiando area, a Toffo e Odiago a Villa d’Adda e al laghetto Pertùs a Costa Valle Imagna.

In provincia di Brescia i Bufo bufo non sono presenti solo sul Sebino. La migrazione avviene per esempio anche in alta Valsabbia, attorno al lago d’Idro. A Serle, al Monumento naturale Altopiano di Cariadeghe, sono state organizzate due “Notti da rospi”: il 31 marzo e il 1° aprile (prenotazione obbligatoria a [email protected]).

Rospi innamorati in marcia anche a Mandello del Lario (Lecco). E i volontari sono già al lavoro per porre le barriere e per mettere in salvo i Bufo bufo. Chi volesse dare la propria disponibilità per la zona del Moregallo può inviare una mail a [email protected]. In Brianza l’operazione salvataggio degli anfibi itineranti interessa la Comacina e gruppi di volontari si sono organizzati a Bosisio Parini.