Lago Bianco, stop al cantiere
Fermati, a causa di alcuni errori, i lavori del discusso intervento al lago Bianco, nella zona del Passo Gavia. Sono stati compiuti degli errori ...
Ci sono luoghi in cui le stagioni cambiano più lentamente, dove il tempo sembra fermarsi: la neve, il ghiaccio, le pareti imponenti e salde sembrano rimanere immutate di fronte agli avvenimenti di questo mondo. Luoghi che per molti sono una casa sicura dove poter ritrovare se stessi ed il proprio Io. Uno di questi è sicuramente l'Engadina, con le sue cime maestose e i suoi laghi placidi; è proprio qui che comincia il nostro viaggio alla scoperta di una bellezza sconvolgente di cui è difficile fare a meno.
Tutto inizia in un piccolo paese della Valtellina, Tirano: è qui che parte il famoso trenino rosso, capolavoro dell'ingegneria svizzera, che ci porterà agilmente e senza troppe fatiche in un mondo diverso. Lasciamo il centro abitato e ci immergiamo nella natura, dopo non molto tempo si raggiunge lago di Poschiavo dove si specchiano cime innevate baciate dalle prime luci dell'alba.
Ora il percorso si fa più ripido, saliamo di quota velocemente e si apre una meravigliosa vista sulla Val Poschiavo. Procediamo tra tornanti tortuosi e prime chiazze di neve, fino a quando, alla nostra sinistra, spunta, quasi di soppiatto, il maestoso ghiacciaio del Piz Palü. Procediamo ancora, tutto intorno ormai è coperto da una soffice coltre bianca; giungiamo ai 2.323 metri del Passo del Bernina e i nostri occhi vengono irrimediabilmente colpiti dalla bellezza del Lago Bianco. Un gioiello ghiacciato incastonato tra le nevi perenni delle montagne.
Proseguiamo lungo l'ampio altipiano dove riposa il lago e superiamo una vera e propria cavalcata di cime: il sole a fatica riesce a far capolino dietro le pareti di roccia e di ghiaccio. Ormai non badiamo neanche al vento gelido che entra dai finestrini dei vagoni, tutti i passeggeri guardano attoniti i paesaggi che gli si presentano davanti agli occhi, il silenzio creatosi è quasi surreale. Forse è anche questo uno degli straordinari poteri della montagna: farci riscoprire una bellezza autentica ed incorrutibbile, davanti alla quale non possiamo che rimanere stupiti.
Cominciamo dunque la dolce discesa verso l'Engadina, spuntano i primi impianti sciistici e la neve comincia a diventare più rada. Ci lasciamo alle spalle torrenti e cascate ghiacciate, alla nostra sinistra, tra i pini, spunta il ghiacciaio del Morteratsch con il Biancograt e il celebre Piz Bernina. Giungiamo dunque ai primi centri abitati: Pontresina, Celerina ed infine St. Moritz. E' il punto d'arrivo del nostro viaggio, la fine della nostra avventura, un'avventura fatta di paesaggi ed emozioni, ma anche di scatti fotografici che tentano di immortalare la bellezza dei luoghi e dei momenti.
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