Neve al Cerro Torre, Della Bordella e Ma...
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Non si fermerà la coppia dei record. Lo ha detto l’alpinista Nives Meroi nell’incontro del ciclo “Le Primavere” promosso a Lecco dal quotidiano La Provincia. La prima uscita pubblica di Nives Meroi dopo l’impresa sull’Annapurna compiuta con il marito Romano Benet: il loro 14° Ottomila.
Il filmato dell’intera serata è ora disponibile e lo pubblichiamo in questa pagina. Ma nel partecipare all’incontro con il filosofo Adriano Pessina, presenti il direttore de La Provincia Diego Minozio e il responsabile dell’edizione lecchese del quotidiano, Vittorio Colombo, Nives Meroi non ha avuto dubbi: “È stato un viaggio lungo, ma siamo felici specialmente perché l’Annapurna, che è la dea dell’abbondanza, è stata estremamente generosa con noi: ci ha regalato davvero una salita preziosa per chiudere questa nostra collana degli Ottomila. Consideriamo come una bella cosa aver salito tutti gli Ottomila, ma è un po’ come una tappa di un percorso. E quindi andremo avanti, finché gli acciacchi dell’età lo consentiranno”.
Ed entrando nello specifico della sua impresa, l’alpinista ha raccontato: “Questa salita è stata particolare perché, e ovviamente ogni montagna ha la sua storia e fare una classifica sarebbe difficile, l’Annapurna ha una fama ahimè abbastanza sinistra per la pericolosità, pur essendo a un’altezza piuttosto bassa. La conformazione fa sì che sia soggetta a seracchi, cambiamenti repentini del tempo. Ci siamo ritrovati ai piedi della montagna, fatto molto singolare visto l’affollamento che di solito c’è e che negli ultimi anni è via via aumentato, in solamente sei persone. Quindi abbiamo salito la montagna in stile alpino, come in altri tempi. Proprio per questo è stata una esperienza particolare”.
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