La giovane alpinista altoatesina è stata la protagonista de "Il fascino del freddo", nell'ambito della rassegna di incontri "A tu per tu per tu con i grandi dello sport" promossa da Df Sport specialist. Con il suo sorriso e la sua sincerità ha raccontato l'amore per gli 8.000, insieme alla fatica, alle emozioni e alle difficoltà che derivano dall'affrontare sfide al limite delle possibilità umane.

Pochi anni fa era definita "una giovane promessa" dell'alpinismo, oggi può a pieno titolo essere considerata un nome affermato a livello mondiale. Ha toccato le vette più alte del mondo, nelle stagioni più dure, realizzando il sogno che accarezzava fin da bambina dopo aver letto un articolo sulla spedizione all'Everest di Manuela di Centa.

I suoi 8.000

Nel 2014 ha salito, senza ossigeno, il K2, seconda italiana nella storia e poi con Simone Moro, suo maestro e compagno di cordata in alta quota, ha affrontato in Himalaya e Karakorum ascensioni di valore e sfide mai provate in precedenza. Per citarne due: l'invernale al Nanga Parbat e il tentativo di concatenamento del Kangchenjunga.

"Vedere il K2 è stato come un colpo di fulmine con un uomo - ha detto la Lunger -. Mi sono innamorata e ho capito che avrei avuto successo, infatti sono arrivata in cima. Lassù ho avuto la sensazione di vivere qualcosa di speciale e ho capito che quello era ciò che volevo fare nella vita. Grazie a quella spedizione Simone mi ha invitato per un'invernale: ero la persona più felice del mondo".

La fatica non la spaventa, ci è abituata. Il freddo le piace, e il suo entusiasmo la sta portando lontano. Dal Manaslu al Nanga Parbat, passando per cime minori, Tamara ha raccontato gioie e dolori delle lunghe giornate di spedizione con estrema onestà, ammettendo lo scoraggiamento per le condizioni meteo, i problemi avuti ai campi base e con il proprio fisico.

Gremito il piazzale del punto vendita DF Sport Specialist di Bevera di Sirtori. I tanti presenti hanno condiviso le emozioni di Tamara Lunger con lunghi applausi. Il pubblico ha mostrato grande entusiasmo anche per l'esibizione dei premanesi Roberto Gianola e Francesca Bellati in "Come il vento", l'inno dei Mondiali di corsa in montagna di Premana (Lecco) in scena tra la fine di luglio e i primi di agosto.

Prossimo appuntamento il 14 settembre con Maurizio Oviglia.