In corso gli interventi all’ex chiesa di San Michele all’Arco, in Città Alta, su iniziativa della sezione di Italia Nostra. Impegnati anche gli studenti della scuola d’arte «Andrea Fantoni». Continua la raccolta fondi per completare l’operazione.

Gli studenti della scuola d’arte «Andrea Fantoni» di Bergamo al lavoro durante il restauro degli affreschi di Carlo Ignazio Carloni nella ex chiesa di San Michele all’Arco. L’operazione è avvenuta venerdì 2 marzo 2018, quando un gruppo di otto allievi dell'ultimo anno del corso post diploma di tecnico del restauro di beni culturali della scuola d’arte «Andrea Fantoni», guidati dall'insegnante Guido Roche, ha effettuato un intervento-lezione di diagnostica sul ciclo di affreschi di Carloni che decorano la cupola e i pennacchi della ex chiesa di San Michele all'Arco, attualmente emeroteca della Biblioteca civica Angelo Mai, in Città Alta a Bergamo.

Le indagini condotte sono finalizzate a valutare da un lato l’eventuale presenza d’acqua nella volta, mediante termografia passiva e dall’altro a leggere la tessitura muraria, mediante termografia attiva. Le analisi sono state, inoltre, integrate con prove di microscopia e con prove di assorbimento superficiale. All’interno della chiesa sono stati installati dei sensori di temperatura e umidità che, per i prossimi 60 giorni, misureranno le condizioni termo igrometriche dell’involucro.

La sezione di Bergamo di Italia Nostra, promotrice dei lavori di restauro di questo prezioso ciclo dipinto a fresco da Carlo Ignazio Carloni verso la fine degli anni Quaranta del 1700, ringrazia il professor Roche, gli studenti e la scuola d'arte «Andrea Fantoni» per aver raccolto la richiesta di aiuto e condiviso con il loro contributo tecnico alla tutela di un importante bene comune.

«Cogliamo l'occasione – affermano in una nota i responsabili della sezione di Bergamo di Italia Nostra – per ringraziare il professor Villa e il professor Poldi del Centro studi Arti visive dell'Università di Bergamo per le indagini preliminari condotte non appena montati i ponteggi, finalizzate a valutare la natura e la consistenza dei pigmenti utilizzati nell'esecuzione dell'opera. All'Associazione Amici della Angelo Mai, e in particolare alla professoressa Maria Grazia Recanati, un grazie per aver promosso la realizzazione di un filmato dell'artista Sara Rossi che testimonierà i lavori in corso a opera della ditta Baldis Restauri».

La raccolta fondi continua

Altri ringraziamenti sono per l'amministrazione comunale, la Fondazione Banca Popolare, le aziende, i soci di Italia Nostra e i cittadini che hanno voluto rispondere all’appello ed essere partecipi di questa impresa con una donazione. Tuttavia i fondi fin qui raccolti consentono il salvataggio (ovvero la pulizia e messa in sicurezza della pellicola pittorica), ma non la restituzione definitiva degli affreschi con un’ulteriore fase di restauro integrativo. La sottoscrizione è dunque ancora aperta. Chi volesse contribuire può effettuare un bonifico con le modalità che troverà sul sito internet dell'associazione.