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Che peccato il cane al guinzaglio ...

26 Giugno 2018 / 06:25
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Scritto da Silvia Malizia
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Che peccato il cane al guinzaglio ...

26 Giugno 2018/ 06:25
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Scritto da Silvia Malizia

Nel numero di Orobie di luglio leggevo delle avventura di Milla con il suo “padrone” Emilio Previtali e mi è molto dispiaciuto sapere che Milla viaggia sempre al guinzaglio. Io credo che il cane abbia diritto alla sua corsa, al suo annusare a destra e sinistra … insomma, ad un minimo di libertà. Pur comprendendo le motivazioni che portano Emilio a non lasciarla libera a me dispiace un po'. 
Lasciamo poi perdere il fatto che per mille motivazioni (che trovo ormai obsolete) in tantissimi posti montani il cane non puo' essere lasciato libero se non addirittura, non puo' entrare. 
Perciò vorrei raccontarvi di Kyra. La mia Kyra. Una piccola meticcia che ha ormai 7 anni. Arrivata da me che ne aveva 2. Tenuta in gabbia per mesi prima di essere finalmente liberata, arrivata al nord, sterilizzata ed entrata a far parte della mia famiglia. 
Le prime gite in montagna sono state un incubo. Tirava. Usti se tirava! A me si sono allungate le braccia ma a Kyra si erano perfino escoriate le ascelle. 
Si doveva trovare una soluzione. Cosi mi decisi a lasciarla andare senza guinzaglio. Con tutte le mie preoccupazioni. 
Prima sull'altipiano. Non si allontana. Poi sul sentiero. Io con il fiato sospeso. La paura di perderla è enorme, è ovvio, ma da qualche parte si deve iniziare. 
Invece mi accorgo che Kyra mi aspetta ad ogni bivio, non si allontana più di tanto, mi controlla sempre e se ritardo torna indietro a cercarmi. Sin da quel primo giorno le ho quindi dato fiducia. 
Certo, ci sono state volte che è partita a razzo perchè ha visto qualcosa (mai accalappiato nulla … ) e su consiglio di educatori cinofili, non mi sono fermata ad aspettarla. La chiamavo a squarciagola ma andavo avanti. Quando lei arrivava al punto da cui era partita convinta di trovarmi aveva l'amara sorpresa di vedere che invece io non l'avevo aspettata. Ci sono state scene anche comiche con escursionisti che mi raggiungevano chiedendomi se fosse mio il cane spaesato che non sapeva più dove fosse la sua “padrona”. Eh si, Kyra che ha un fiuto eccezionale come tutti i cani, quando mi perde va nel panico e il nasino non lo usa. 
Una, due … tre volte. Non è più successo che si allontanasse tanto che la mia voce non la potesse raggiungere. 
Io ho la possibilità di andare a camminare in settimana, quando c'è pochissima gente in giro. A volte non incontriamo proprio nessuno e Kyra è libera, mi sta vicina e non combina guai. 
Sono fortunata? Non lo so, io sono andata da diversi educatori con lei, abbiamo imparato a conoscerci e a capirci. 
E ha ragione Emilio quando dice che i cani ci insegnano. Tanto. Ci insegnano l'amore incondizionato, ci insegnano la fedeltà, l'amicizia, la compagnia. 
E tutta una serie di altre cose che sono difficili da capire se un cane non ce l'hai. 
Un ultima riflessione: se una persona non piace a Kyra scommetteteci pure che non è un a bella persona. In 5 anni ha sbagliato ben poche volte.
Saluti 
Silvia (Malizia) e Kyra

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