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Giordano Pedretti sul picco Lenin

23 Luglio 2018 / 13:30
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Scritto da Redazione Orobie
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Giordano Pedretti sul picco Lenin

23 Luglio 2018/ 13:30
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L’alpinista bergamasco domenica 22 luglio è salito sulla vetta di 7.134 metri, con una spedizione internazionale. Con lui la maglietta della camminata della solidarietà Bergamo-Rifugio Calvi in programma il 30 settembre a favore della ricerca contro le malattie rare.

Impresa riuscita: Giordano Pedretti, alpinista di 34 anni di Valleve, in provincia di Bergamo, domenica 22 luglio 2018 è salito sulla vetta del picco Lenin, una delle montagne più alte del Pamir. Questa cima tocca infatti i 7.134 metri e si trova al confine tra la regione di Oš in Kirghizistan e la provincia autonoma del Gorno-Badakhshan in Tagikistan ed è la seconda più alta vetta dei due Paesi dopo il picco Ismail Samani (7.495 metri). Fa parte della catena del Trans-Alaj.

La notizia del successo dell’impresa di Pedretti è arrivata in Italia lunedì 23 luglio intorno alle 10, con un messaggio che l’alpinista bergamasco ha scritto all’amico Giorgio Scuri. Giusto la comunicazione del risultato conseguito e l’invio di alcune foto sulla vetta del picco Lenin. Tra queste, anche quella con la maglietta della camminata non competitiva memorial Egidio Gherardi, iniziativa che a fine settembre collega Bergamo con il rifugio Fratelli Calvi, dedicata all’«alpinista con le stampelle» e il cui ricavato va a favore dell’Armr-Aiuto ricerca malattie rare.

L'impresa di Giordano Pedretti

Pedretti, accompagnato da una guida locale, fa parte di un gruppo di cinque alpinisti provenienti anche da Russia, Inghilterra, Stati Uniti d’America e Kirghizistan. Fino a martedì 17 luglio Giordano Pedretti e gli altri componenti della spedizione hanno raggiunto il campo 3 a 6.100 metri di quota, poi hanno deciso di ridiscendere al campo 1 e di ricominciare la salita: giovedì 19 luglio fino al campo 2, venerdì 20 fino al campo 3 e nella notte tra sabato 21 e domenica 22 luglio l’attacco alla vetta.

La notizia del successo della spedizione è stata data quando il gruppo ha fatto ritorno al campo 2, appunto lunedì 23 luglio alle 10. Quindi è cominciata la discesa per il rientro. Commenta l’amico Giorgio Scuri: «Giordano si è limitato ad aggiungere che la vetta del pizzo Lenin è stata toccata alle 11,15 e che è andato tutto bene. È stata un’esperienza dalle emozioni molto forti. Da rappresentante dell’Armr-Aiuto ricerca malattie rare aggiungo che per la nostra associazione questa impresa assume un significato ancora più speciale proprio perché Giordano ha portato fin lassù la maglietta della non competitiva Bergamo-Calvi, condividendo questo momento di grande gioia con un bellissimo messaggio di vicinanza e di sostegno a chi è colpito da patologie rare, spronando la sensibilizzazione all’importanza della ricerca scientifica».

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