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Parco dei Colli Bergamo, novità sul web

06 Luglio 2018 / 16:00
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2105
Scritto da Redazione Orobie
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Parco dei Colli Bergamo, novità sul web

06 Luglio 2018/ 16:00
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Scritto da Redazione Orobie

Nuovo sito internet per l’ente che si prende cura del verde del capoluogo orobico. Informazioni dirette al pubblico, ma anche digitalizzazione delle pratiche burocratiche: il 90% presentate online.

Il sito web del Parco dei Colli di Bergamo si rifà il look e si presenta con una veste completamente rinnovata. La nuova versione, già online, offre informazioni e servizi agli addetti ai lavori che potranno continuare ad accedere, nelle stesse modalità e con le medesime credenziali, ai servizi online, dalla sezione trasparenza allo sportello unico dei servizi. Sarà più immediata, per tutti i cittadini, la comunicazione degli eventi in programma promossi dal Parco dei Colli di Bergamo, grazie a una grafica intuitiva e gradevole.

Tra le novità, la parte «social»: tutti i contenuti sono condivisibili tramite i canali digitali (Facebook, Instagram, Twitter…) basta selezionare l’apposita tendina. Il Parco dei Colli di Bergamo aggiorna dunque la sua immagine digitale, un percorso avviato un anno e mezzo fa con l’apertura della pagina Facebook e l’avvio della newsletter.

Attenzione al tempo libero

C’è un altro progetto in cantiere: un sito internet dedicato alle attività per il tempo libero. Offrirà informazioni sui percorsi ciclabili e pedonali, le strutture ricettive o ancora le aziende agricole e gli agriturismi presenti nel Parco. L’obiettivo è raggiungere un pubblico sempre maggiore, sensibilizzandolo sui temi del rispetto dell’ambiente, attraverso una maggiore conoscenza di ciò che ci circonda. Si punta sul digitale non soltanto nella divulgazione dell’informazione, ma anche per agevolare la presentazione delle pratiche.

A un anno dall’apertura dello «Sportello unico per l’edilizia» i risultati sono molto positivi con 150 professionisti abilitati all’utilizzo del sistema: delle 172 pratiche per autorizzazione paesaggistica evase nel 2017 (nel 2016 furono 170), il 90% sono state presentate online (con una copia cartacea di cortesia anziché 5). Interessati dalla novità i cittadini, professionisti (geometri, ingegneri, agronomi) e gli enti pubblici che all’ente sottopongono istanze di autorizzazione paesaggistica, pratiche per la compatibilità paesaggistica (sanatorie) e la valutazione d’incidenza in ambito degli ex Sic (sito d’interesse comunitario) oggi Zps, cioè quelle opere o piani che possono avere incidenza o influenza sull’ambiente.

Si assiste a un taglio sui tempi e i costi, per il cittadino e l’ente stesso, sia in termini di costi diretti (carta, inchiostro) ma anche indiretti, si pensi al lavoro di segreteria e consegna pratiche. Si sono ridotti i tempi di comunicazione anche con la Sovraintendenza archeologia, belle arti e paesaggio: grazie al nuovo sistema integrato non è più necessario l’invio della documentazione via raccomandata, basta un mail via Pec per chiudere un procedimento e l’autorizzazione.

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