Muretti a secco riconosciuti patrimonio dell'Umanità Unesco. Anche in Lombardia tanti esempi di quest'arte antica da valorizzare e far conoscere.

L'arte dei muretti a secco nei patrimoni immateriali dell'Umanità. Un riconoscimento "all'insieme delle conoscenze relativo alla realizzazione di costruzioni in pietra  - spiegano nella motivazione  - accatastandone una sull'altra senza l’utilizzo di altri materiali, tranne che a volte terreni asciutti". Una tecnica antica utilizzata in molte nazioni: Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera, che avevano presentato la candidatura all'Unesco. 

E il prestigioso riconoscimento apre interessanti opportunità di promozione e di sviluppo anche per la Lombardia dove, in molti luoghi, i muretti a secco sono una splendida testimonianza del lavoro dell'uomo di adattare l'ambiente alle proprie esigenze senza stravolgere il paesaggio. Dai terrazzamenti valtellinesi, alla Valle Imagna; in montagna e in collina (esempio sono i muretti dei colli di Bergamo) questi antichi manufatti sono opere da proteggere e tramandare; e un volano di un turismo a passo lento, legato a luoghi rurali di particolare bellezza.