L’associazione europea dei Servizi Valanghe ha apportato alcune modifiche all'interno della Scala Europea del Pericolo Valanghe, che è importante conoscere.

La chiarezza è importante quando si tratta di provvedimenti per la sicurezza. E sopratutto risulta essenziale comunicare attraverso lo stesso linguaggio. Ecco quindi le modifiche che sono state introdotte dall'associazione europea dei Servizi Valanghe, per interpretare correttamente i bollettini.

La prima novità riguarda l’introduzione di un nuovo elemento di valutazione, ovvero i "problemi tipici valanghivi". Sono stati individuati cinque problemi tipici: neve fresca, neve ventata, strati deboli persistenti, neve bagnata, valanghe di slittamento. Questi elementi possono aiutare a meglio caratterizzare e comprendere le condizioni della neve.  Anche la classificazione delle valanghe (da 1 a 5, corrispondenti a ciascun grado di pericolo) è cambiata e anche il Centro Nivometeo di Arpa ha adottato queste modifiche. Queste le definizioni di valanga in base alle dimensioni:

 La classe 1 è ridenominata "Scaricamento o valanga di piccole dimensioni" (precedentemente era: "Scivolamento o scaricamento"). La classe 2 è ridenominata "Medie valanghe" (precedentemente "Piccole valanghe"). La classe 3 è ridenominata "Grandi valanghe" (precedentemente "Medie valanghe"). La classe 4 è ridenominata "Valanghe di dimensioni molto grandi" (precedentemente "Grandi valanghe"). La classe 5 è ridenominata "Valanghe di dimensioni estreme" (precedentemente "Valanghe molto grandi"). 

Il cambiamento più significativo per scialpinisti, sciatori fuori pista e alpinisti riguarda le valanghe di classe 2 e 3. Le precedenti denominazioni non erano probabilmente abbastanza efficaci per comunicare la reale pericolosità del manto nevoso. Non è stata modificata l’impostazione della Scala del Pericolo Valanghe.