Giubiana e Zenerù, al rogo l'inverno
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Quest’anno i riti di fine inverno potrebbero arrivare proprio alla vigilia delle prime vere nevicate della stagione. I campanacci suoneranno in molte località lombarde, ma questa volta l'inverno è da chiamare non da scacciare.
A Tirano giovedì 31 gennaio si rinnova la tradizione de "Tirà li tòli", per svegliare la primavera scuotendo barattoli e lattine. Un'abitudine legata al mondo contadino che attendeva con trepidazione l'arrivo di una stagione più clemente per tornare a coltivare la terra. A partire dalle 20 i bambini e i ragazzi della città percorreranno le contrade scuotendo lunghe file di rumorosi "toli". Saranno allestiti cinque punti di ristoro per partecipanti e visitatori.
L'ultimo giovedì di gennaio, inoltre, si brucia la Giubiana. In molte località lombarde si accenderanno i falò propiziatori, dando fuoco al fantoccio della cortigiana malvagia, come raccontano le leggende. Dalla Brianza a Varese la tradizione si rinnova ogni anno in paesi e città e i roghi - accompagnati dalla degustazione del risotto - proseguiranno anche nel fine settimana.
In questi giorni rieccheggiano anche i Canti della Merla sulle rive dell'Adda, in particolare a Crotta d'Adda. Da martedì a giovedì appuntamento alle 21 sulle sponde del fiume. E giovedì dalle 19 alle 23 in via Porto si terrà anche il Mercàat de la mèerla e al termine della serata falò della vecia.
Il 31 gennaio ad Ardesio, in alta Valle Seriana, si caccia il "Gennaione". La "Scasada del Zenerù" avviene grazie a un chiassoso corteo con raganelle e campanacci che insegue il carro con il grande fantoccio che simboleggia l'inverno e che, di anno in anno, assume fogge diverse.
Alle 11 nella Sala consiliare si svolgerà Il Processo del Zenerù da parte degli alunni di quinta elementare. Alle 20 partenza del corteo dal piazzale del ponte Rino. Al termine Falò del Zenerù, vin brulè e frittelle per tutti!
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