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Il Barolo del Versante Occidentale atterra all'aeroporto di Orio al Serio

09 Maggio 2019 / 13:43
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Il Barolo del Versante Occidentale atterra all'aeroporto di Orio al Serio

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Orio al Serio, con 13 milioni di passeggeri l’anno, è il terzo aeroporto d’Italia per traffico dopo Fiumicino e Malpensa, e dunque è una vetrina importante per imprese e associazioni di ogni genere. L’enogastronomia italiana, in particolare, sfrutta l’enorme flusso di visitatori (in buona parte stranieri) che transita nello scalo bergamasco, per far conoscere i propri prodotti. All’interno dell’aeroporto, in piazzetta Ilario Testa (lo storico presidente della società di gestione Sacbo), nel Gate 11 del terminal Partenze, il Consorzio Franciacorta, ad esempio, dispone di un grande banco d’assaggio per offrire ai viaggiatori le squisite “bollicine” bresciane. E da due anni lo stesso ha fatto, a pochi metri di distanza, il Piemonte, con un’iniziativa partita dalla Camera di commercio di Cuneo (presidente Ferruccio Dardanello), dalla Fondazione Crc di Cuneo (presidente Giandomenico Genta) e dalla Regione Piemonte.

Questo “Spazio Piemonte” è partito con l’offerta di prodotti dell’area di Cuneo ma si sta ora allargando anche alle altre “eccellenze” piemontesi. Fra le quali il posto d’onore è riservato al vino, ai grandi rossi piemontesi (le tre “B”, Barolo, Barbaresco e Barbera, in particolare), noti a tutti gli appassionati di vino ma forse non ancora del tutto al grande pubblico, ai potenziali milioni di degustatori che arrivano in Italia da ogni parte del mondo.

Proprio in questo mese di maggio 2019 l’associazione Gusta Cherasco, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo, Turismo Alpmed e Booking Piemonte, ha presentato e offerto ai passeggeri in transito nello scalo aereo bergamasco i vini del “Barolo del Versante occidentale”, cioè il versante rivolto alla pianura cuneese dominata dal Monviso, che sono stati accompagnati da prodotti tipici di Cherasco, come la salsiccia al Barolo e la robiola di capra ceraschese che ha da poco ricevuto la Denominazione comunale (la degustazione è stata allietata dalle musiche popolari dello chansonnier Franco Marocco).

«Siamo – ha detto Umberto Ferrondi presidente di Gusta Cherasco – i “grandi minori” del versante occidentale della Docg Barolo, ma, sul piano della qualità, non temiamo confronti». La degustazione  - Nascetta di Novello Doc (un bianco semiaromatico da vitigno autoctono della zona), il Dolcetto d’Alba Doc, il Barolo Docg (l’annata 2014 ma anche quella, ancora più pregiata, del 2015), il Langhe Doc - ha confermato l’altissima qualità dei vini. Questi le cantine presenti: Umberto Fracassi Ratti Mentone di Cherasco, Cantine Ascheri di Bra, Giuseppe Ellena e Agostino Bosco di La Morra, Cascina Gavetta e Le Strette di Novello.

L’enologo Fabrizio Stecca ha evidenziato le caratteristiche dei vini. Grandi rossi, quelli di Cherasco e del Versante Occidentale, ma anche validi bianchi (dall’Arneis all’autoctona Nascetta) e persino “bollicine” metodo classico (va assaggiato – garantisce Stecca - il rosé con uve Nebbiolo). Tornando al Barolo, non va scordato che, tra le ultime, accanto ad annate buone ce ne sono state alcune davvero eccezionali: buone le annate 2012 e 2014, ottime le annate 2011 e  2013, eccellente l'annata 2015 (5 stelle) e la 2016 – che sarà commercializzata l’anno prossimo – sarà eccellente (e forse addirittura un gradino sopra il 2015).

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