Si è concluso sulle Orobie il posizionamento dei nidi artificiali per lo studio del fringuello alpino.

Posizionati sulle Orobie anche gli ultimi nidi artificiali parte del progetto di ricerca scientifica promosso dalla Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Museo delle Scienze di Trento (Muse) con la collaborazione del Comitato Scientifico Centrale Cai e della Sezione Cai Bergamo.

Sulle montagne bergamasche i luoghi più adatti sono stati individuati nella zona del massiccio della Presolana e nell’alta val Grabiasca, grazie all’azione di supporto tecnico – logistico degli Agenti della Polizia Provinciale di Bergamo. Nei giorni scorsi, come vi abbiamo raccontato, una cassetta-nido, è stata installata anche alla Capanna Gnifetti, sul monte Rosa

L'iniziativa, avviata da diversi anni dal Muse, rientra  in un progetto di ricerca scientifica che interessa tutto l’arco alpino Italiano con l’obiettivo di studiare, attraverso il monitoraggio dei successi riproduttivi del fringuello alpino, i cambiamenti climatici e gli effetti dell'aumento delle temperature sulla biodiversità in alta quota.

Ora la ricerca proseguirà per tutto il 2021 con il monitoraggio e la raccolta ed elaborazione dei dati, il successivo posizionamento dei temperature loggers presso le cassette nido e con azioni di sensibilizzazione rivolte a tutti i fruitori della montagna.