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Sono ancora una volta le Faq del Dipartimento dello Sport, le risposte alle domande frequenti, a chiarire i dubbi legati all’ultimo provvedimento adottato nella lotta al coronavirus.
Nel caso ci si trovi all’interno di una regione considerata a massima gravità (zona rossa), è consentito svolgere attività motoria esclusivamente nei pressi della propria abitazione, con l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale, nel rispetto della distanza di sicurezza e del divieto di non assembramento.
L’attività sportiva parimenti, andrà svolta esclusivamente all’aperto e in forma individuale, non necessariamente in prossimità della propria abitazione. In ogni caso, per tutti gli spostamenti nelle zone rosse è necessario far ricorso all’uso del modulo di autocertificazione.
È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, nel rispetto della distanza di sicurezza di 1 metro. Dalle 5 alle 22 è anche possibile utilizzarla per svolgere attività motoria o sportiva all’aperto nel rispetto del distanziamento di 2 metri. Qualora l’area sia indicata come di massima gravità (cd. zona rossa), sempre nella medesima fascia oraria, l’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri, non necessariamente in prossimità della propria abitazione.
Anche dal Cai arriva l'invito a comportamenti sempre improntati alla prudenza e al senso di responsabilità.
I sindaci di Lecco e provincia, sentita la Prefettura, hanno chiarito le regole per attività motoria e sportiva, in seguito al Dpcm del 3 novembre. Queste le indicazioni:
Giovanni Cattaneo, assessore all'attrattività territoriale del Comune di Lecco, con delega alla montagna, intervistato da La Provincia di Lecco, precisa: «Si può andare sulle nostre montagne in solitaria, mantenendo le distanze dagli altri per evitare assembramenti, con l'obiettivo di prendersi uno spazio per stare nella natura e senza uscire dai confini comunali. Sappiamo tutti quanto possa essere il beneficio psicofisico di questa attività. Non si può invece andare a fare il picnic o a sdraiarsi nei prati con la famiglia, né andare a fare la gita o organizzare escursioni con altri amici. Non andrei a fare troppi sotto esempi,perché non dobbiamo trovare la soluzione all'italiana in cui ciascuno si inventa una scusa che lo giustifica».
L'assessore chiarisce che è vietato usare l'auto per raggiungere l'attacco dei sentieri, anche non uscendo dal comune di residenza. E aggiunge: «In provincia i sindaci si sono messi d'accordo perché si vada tutti nella stessa direzione e questo è buon senso civico»
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