Val di Mello, interventi nei boschi
Partono i lavori di miglioramento forestale previsti dal progetto Val di Mello Climate Change nella Riserva naturale e nei castagneti di Cataeggio.Il progetto è ...
La comparsa di un escavatore nella vallata accanto al greto del torrente Mello ha fatto eplodere le proteste. Si è dato il via infatti al cantiere per la realizzazione di un sentiero accessibile alle persone con disabilità; ma la preoccupazione di molti è che si vada oltre il progetto già mal digerito due anni fa quando, una petizione popolare aveva raccolto 60 mila firne in difesa della valle.
Jacopo Merizzi, guida alpina, alpinista, è stato uno dei portavoce della battaglia a difesa della Val di Mello e della sua Riserva naturale e ora ribadisce: "Sono stato sommerso delle chiamate di chi ha visto le foto del cantiere aperto e dell’escavatore. Ci hanno dato fiducia e adesso ci chiedono di agire: lo faremo, però, come sempre, prima ci informiamo e faremo un sopralluogo documentando le opere e dando risposte a tutti quelli che ci hanno interpellato. È nostro dovere andare e osservare, perché questo piccolo tesoro che è la Val di Mello è di proprietà di tutti ed è dovere di tutti controllare che sia è tutelata".
Anche il Comune di Val Masino vigilerà sull'intervento, come ha garantito il sindaco Simone Songini, che ha spiegato che le opere di questi giorni dell’Ersaf riguardano le scogliere a protezioni del torrente "laddove esondava".
Tantissime le voci critiche sui social. Sulla vicenda si è espresso anche Popi Miotti che in Val di Mello fu tra i pionieri del sassismo: "Chi decide non ha alcun sentimento e gran coscienza della natura di un luogo e della sua storia (che spesso sono inscindibili); e, se ce l'ha, lo seppellisce sotto l'interesse, di tasca, di necessità, di partito o qualunque esso sia. Dialogare con tali persone e tali enti è impossibile e neppure conveniente per mere questioni di cultura = speco di energie. Ci siamo allontanati dal nostro rapporto con la Natura che consideriamo più o meno solo un elemento da trasfomare in funzione dei nostri supposti vantaggi (spesso mascherati dai più nobili propositi) e chi vive di burocratici meccanismi non lo può capire: è un altro essere umano, la specie dominante. Il luogo di cui si parla è MORTO molti anni fa e oggi ci si accanisce su un cadavere rivestito secondo le buone norme green da riserva naturale".
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Dario Del Nero 2 anni, 11 mesi
Sono valtellinese,precisamente di Morbegno,dico che questo sentiero è una vergogna,una fotocopia dell'inettitudine politica italiana,sono gentile in questo momento ma contestualmente non rinnego il pensiero di mandare a vaff...tutti coloro che sostengono questo scempio. Anzi rinnovo la mia rabbia,esortando la loro stupidità troglodita nel riuscire persino ad annientare la grandiosa manifestazione di Melloblocco . Perciò se i pochi singoli di una valle conosciuta ed ammirata oltreoceano,riescono in questi intenti,li posso solamente paragonare a quei talebani che han distrutto i beni culturali del medio oriente con i mitra !