Riapre la Rocca del santuario di San Girolamo Emiliani dei Padri somaschi a Vercurago (Lecco), chiusa dal 10 gennaio in seguito al distacco di massi dalla parete sovrastante. Terminati i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa, realizzati dalla Comunità montana Lario orientale Valle San Martino, è stata data la comunicazione dell'imminente riapertura, che avrà luogo il 14 agosto.

In questi ultimi giorni prima dell’apertura, inoltre, tutta la scalinata è stata ripulita così da garantire condizioni di sicurezza assolute per tutti i fedeli che si recano alla Rocca per la preghiera, grazie all’intervento di numerosi volontari. Padre Livio Valenti, superiore di Somasca, tiene a ringraziare tutti per la pazienza avuta e afferma: «Ora inizia l’impegno a recuperare anche la ricchezza spirituale e storica di questa parte del Sacro Monte di Somasca, attivando comportamenti adeguati e propri di ogni spazio sacro, sia nel comportamento, nell’abbigliamento e con ogni altra attenzione dovuta a una zona consacrata al silenzio, alla riflessione e alla preghiera».

La Rocca si trova dove San Girolamo aveva sistemato definitivamente il suo orfanotrofio. Attraverso un sentiero a gomiti e a giravolte in mezzo al verde del bosco, si arriva al recinto del castello che la tradizione attribuisce all’Innominato de I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Nello spiazzo erboso presente si trova anche una Croce là dove, alla voce implorante di Lucia rapita, Manzoni, devoto di San Girolamo perché alunno dei Somaschi, fa sussurrare: “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. Dalla rocca si gode di uno splendido panorama, in cui spiccano il blu del lago, le montagne verdi e paesi che si allungano e si snodano sulle sponde di quel “ramo del lago di Como” reso tanto famoso proprio da Manzoni nel suo I promessi sposi.