Ancora più duro del Tor des Géants, per llunghezza, dislivello e difficoltà tecniche: è il Tpr des Glaciers, che ha visto un bergamasco arrivare secondo tra gli italiani in gara. 

Complimenti a Paolo Bonandrini, 38enne di Premolo, in valle Seriana, che ha conquistato il quattordicesimo posto, secondo tra gli italiani; nella gara di 450 chilometri, 32mila metri di dislivello positivo, tra le cime e i ghiacciai della Valle d'Aosta. 

Paolo aveva già partecipato al Tor des Géants in passato e quest'anno si è messo alla prova del durissimo Endurance Trail. 161 ore e 29 minuti il suo tempo, che gli ha consentito di conquistare il quattordicesimo posto. Primo tra gli italiani Diego Rizzi, che si è classificato nono.

«Ero già iscritto nel 2020, dopo aver fatto quattro Tor des Géants negli anni precedenti – Bonandrini ha spiegato nell'intervista a L'Eco di Bergamo –. Poi quell’edizione è saltata, l’anno scorso non me la sono sentita ma questo è stato l’anno giusto. Sono partito tranquillo, restando a metà classifica. Al passare dei giorni sentivo che stavo bene e ho iniziato a guadagnare posizioni. La difficoltà maggiore è proprio trovare il percorso: si passa per le Alte vie 3 e 4, che in alcuni tratti sono abbandonate. È ancor più difficile farlo di notte o comunque con poche ore di sonno. Ho dormito in totale 9 ore in 8 giorni e soprattutto alla fine la poca lucidità si fa sentire».