ISABEL SUPPE' PRESENTA IL SUO LIBRO "UNA NOTTE TROPPO BELLA PER MORIRE"

Isabel Suppé aveva 24 anni nel 2010 e il 29 luglio stava scalando l'Ala Izquierda, sulle Ande. A pochi metri dalla vetta cedette un chiodo da ghiaccio e Isabel precipitò per 400 metri insieme al compagno di cordata Peter Wiesenekker. Peter morì poco dopo; mentre Isabel resistette per due giorni con una ferita scomposta alla gamba, fino all'arrivo dei soccorsi. La giovane alpinista ha raccontato la sua drammatica avventura nel libro "Una notte troppo bella per morire", che viene presentato stasera al Palamonti di Bergamo nell'ambito della rassegna "Il Grande Sentiero". Dopo essere sopravvissuta Isabelle è stata sottoposta a 14 operazioni alla gamba. Per andare in montagna ora è costretta ad usare le stampelle, ma l'atleta non si è arresa. Ha in testa nuove imprese da compiere anche con la "Rocinante", la sua speciale handbike con la quale ha già percorso gli Stati Uniti e attraversato le Alpi. Il prossimo obiettivo è il deserto della Puna, tra Argentina e Cile.