Cammini e pareti a Ponte in Valtellina
In queste settimane sono tante le occasioni per fare del movimento nel paese valtellinese e sulle sue montagne.Sono riprese infatti le Camminate di primavera ...
A Oga i falò de «Li flama de San Lorenz»
La sera del 9 agosto nel piccolo paese dell’alta Valtellina rivive l’antica tradizione dei fuochi accesi come si faceva un tempo nei riti agrari pagani. Una suggestione coronata dallo spettacolo pirotecnico.
A Oga, piccolo paese dell’alta Valtellina con poco più di 300 abitanti, nella notte del 9 agosto rivive un’antica tradizione. La montagna sovrastante il borgo, a Valdisotto, è ravvivata da grandi falò (li flama de San Lorenz, in dialetto) il cui significato va ricercato in antichi riti pagani e non tanto nel supplizio che straziò San Lorenzo, patrono di Oga: nei riti agrari, alle braci e alla cenere dei falò si attribuisce il potere di favorire la ricrescita delle messi e il benessere di uomini e di animali.
Si comincia alle 21
La manifestazione in questa zona del Bormiese avrà inizio intorno alle 21. I falò che s'accendono a Oga il 9 agosto sarebbero allora un'eco dell'incenerimento dell'ultimo covone che al termine della mietitura veniva bruciato per spargere intorno le sue ceneri, al fine di accrescere la fertilità delle campagne.
La più imponente (per volume di fuoco e per durata) è certamente «la flama de Tadé», preparata dai giovani su un terrazzo naturale a circa 2.000 metri di quota e visibile da ogni angolo della conca di Bormio. All’antica tradizione locale è stato affiancato un momento altrettanto suggestivo nella notte di Oga: lo spettacolo pirotecnico che fa da cornice alla consuetudine de «li flama de San Lorenz».
