Il percorso

l'idea era un'altra, ma a Marco interessava molto di più il Redorta, anche se sinceramente non ero molto convinto per il freddo e il vento. Siamo saliti col pandino fino ad Agneda. In salita il cielo bianco non era molto invitante inoltre la neve la vedevo molto ventata dal rifugio in poi, il canale con picca e ramponi non crea nessun problema, qualche placca ghiacciata solo sopra verso la cima, il vento gelido che per fortuna soffiava solo a raffiche, non ci ha fatto fermare molto in vetta, la discesa si è rilevata subito buona nonostante la neve sia lavorata dal vento, poi ottima quando è arrivata anche una bella luce, su consiglio di Carlo ovviamente non siamo scesi nella forra del torrente, ma abbiamo seguito la via di salita, facendo solo attenzione alle palline ghiacciate sul traversone, sotto il rifugio, invece di scendere sui bei pendii aperti, ci siamo spostati nel rado boschetto di sinistra trovando bella polvere. Alla fine ne è valsa proprio la pena nonostante il vento ghiacciato mi ha fatto partire le mani 2 o 3 volte.