Itinerario T

Da Bossico sul monte Colombina

  • Escursionismo
26 Maggio 2017 / 09:00
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34204
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Da Bossico sul monte Colombina

26 Maggio 2017/ 09:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Da Bossico sul monte Colombina

26 Maggio 2017/ 09:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Una cima alla portata di tutti, con tanto di quaderno di vetta su cui lasciare un pensiero, un’impressione, una firma. È la Colombina di Bossico (o, come risulta su diverse mappe, monte Valtero): siamo nella Bergamasca, a 1.459 metri di quota segnati da una croce in ferro alta 8 metri e mezzo che sta lì dal 1951, a ricordo del Giubileo dell’anno precedente e che suggerisce quella contemplazione e quella meraviglia che da lassù si possono provare. Lo sguardo abbraccia tutto l’arco delle Orobie, si incunea verso la Valle Camonica, si spalanca sul Sebino e sulla Pianura padana. Leggenda vuole che nei giorni particolarmente tersi balugini perfino il luccichio della Madonnina del duomo di Milano. Ma prima occorre mettersi in marcia.

Una volta giunti a Bossico, dove è possibile servirsi dei quattro negozi di alimentari per comprare un panino con i formaggi tipici, in piazza ci si può fermare qualche minuto per osservare la gigantografia che consente di orientarsi e di comprendere la disposizione geografica dell’altopiano. Poi, dopo aver percorso via Locatelli, via Bonomelli e via San Fermo, si può arrivare con l’auto fino alla località «Pila» riconoscibile per la presenza di una piazzola di atterraggio dell’elicottero e parcheggiare. Seguendo le indicazioni, si cammina diritti su sterrato ignorando le due strade che si staccano sulla destra e ci si inoltra in una fresca abetaia. Superata una valletta, inizia la «via rata», uno strappo a cui seguirà un falsopiano (sarà così fino alla nostra meta) che si divide «in due viottole, a foggia d’un ipsilon» senza però il tabernacolo di manzoniana memoria. Tranquilli: le due strade si ricongiungono poco prima della «Pozza d’ast», un luogo che già ripaga dello sforzo compiuto fin qui (40 minuti di camminata tranquilla).

La chiesetta costruita dagli alpini per ricordare i caduti delle guerre, una tettoia che offre riparo, tavoli per i picnic, la fontana da cui esce sempre acqua e fuochi per il barbecue completano l’offerta turistica di questa località, ma se la meta è la Colombina allora bisogna proseguire prendendo la strada a destra che, dopo un’altra serie di strappi, porterà in circa 50 minuti di cammino alla località «Colle San Fermo» (1.250 metri). Altra chiesetta, altra pozza, c’è anche un punto ristoro gestito da un’azienda agricola. La gita potrebbe essere già sufficientemente appagante, ma c’è la croce sulla cima che invita a salire.

E allora, lasciandosi alle spalle la chiesetta, si cammina per circa 300 metri fino a imboccare, sulla destra, il sentiero che risale la Colombina fino al crinale. Il cammino si fa più ripido e impegnativo, ma dopo altri trenta minuti si arriva al geolabio (la «rosa dei venti» che custodisce in un cassettino il quaderno di vetta) con cui si possono riconoscere tutte le cime circostanti e da lì arrivare alla croce (1.438 metri).

Anche a occhio nudo sono distinguibili il Farno, il pizzo del Diavolo di Tenda, Presolana, Magnolini, corna dei Trenta Passi e Guglielmo, e là in fondo l’Appennino. Guardiamo l’orologio: in due ore ce l’abbiamo fatta.

Commenti

Sergio BERTINI 3 anni, 9 mesi

Percorso molto bello. Incredibile vista sul lago d'Iseo. Una volta scesi dalla croce del Colombina si puo' tornare a Bossico con un altro bel sentiero che chiude l'anello.

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