Itinerario T

Con il Fab nella campagna di Pumenengo

  • Escursionismo
  • 3 ore
08 Settembre 2017 / 11:00
1
0
2814
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Con il Fab nella campagna di Pumenengo

08 Settembre 2017/ 11:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Con il Fab nella campagna di Pumenengo

08 Settembre 2017/ 11:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

All’estremo sud della Bergamasca, la campagna di Pumenengo è ancora piacevole e varia, sia pur limitatamente all’area tra l’Oglio e una scarpata morfologica che, con andamento sinuoso, si eleva ad alcune centinaia di metri dal fiume; per apprezzarne la serena bellezza e godere dell’inattesa ricchezza delle fioriture basta una tranquilla passeggiata di poche ore, come questa che ci propone il gruppo Fab-Flora alpina bergamasca.

Dal castello Barbò ci si incammina verso Rudiano; appena superato il Naviglio Grande Pallavicino si svolta a destra sullo sterrato che costeggia il canale. Con un’ampia curva il naviglio piega verso il fiume, accostando per un breve tratto il Cavo Molinara, sempre ricco di acqua, il cui alveo si colloca un po’ più in basso, offrendo una vista suggestiva.

Si prosegue tra prati, pioppi neri imponenti e grandi platani, finché si piega a sinistra portandosi nuovamente al Cavo Molinara e attraversandolo. A destra e si entra nel «Bosco della Cascina Campagna», cinque ettari di querceto planiziale dove sono state censite oltre 130 specie di piante e che gode dello status di Sic (Sito di interesse comunitario). Tra le farnie, nel sottobosco edera, pervinca, bucaneve, scille, denti di cane e anemone bianca.

Usciti dal bosco si attraversa il Cavo Molinara e lo si segue fino alla scarpata boscosa alta una decina di metri, a fine febbraio ammantata di bianco e azzurro da migliaia di bucaneve e scille, che fioriscono nel sottobosco con un effetto fantastico. Proseguendo si giunge alla testa della Fontana Vecchia, incassata e immersa nel bosco. L’acqua sgorga limpidissima da alcuni tubi e defluisce veloce lungo l’asta. Sulle rive sono copiosi i bucaneve e le scille, insieme ad alcuni ellebori fetidi dall’infiorescenza verdastra.

Conviene ora tornare sui propri passi, seguire lo sterrato in salita per pochi metri e prendere a sinistra. Si continua in lievissima discesa fino a un ponte che scavalca l’asta della Fontana Vecchia, ora al piede della scarpata. Senza attraversare il ponte si imbocca un sentiero in destra idrografica del corso d’acqua, arricchito dall’apporto di numerose sorgenti. Si procede nel bosco con numerose farnie, grandi macchie scure di pungitopo e belle fioriture. Usciti dal bosco, la Fontana Vecchia volge a sinistra, verso i prati, ma proseguendo lungo la scarpata si giunge a un altro fontanile. Alla testa l’acqua è scarsa, ma varie sorgenti che sgorgano lungo l’asta ne incrementano rapidamente la portata.

Si segue l’asta in sinistra idrografica per circa mezzo chilometro, facendo attenzione a non calpestare il prato coltivato. Sulla riva opposta la scarpata si addolcisce progressivamente e il bosco diviene sempre più ampio. Qui cresce una discreta popolazione di euforbia a foglie di mandorlo, rarissima in pianura. Oltrepassata una vasta area destinata alla rinaturalizzazione, al primo ponte si attraversa l’asta del fontanile per addentrarsi nel bosco e risalire la scarpata fino alla sommità. A fine inverno il giallo dei cornioli spicca vivace sulla scarpata, nel sottobosco si intravede qualche foglia di ciclamino. Inizia ora il ritorno. Si ridiscende fino al ponte, oltre il quale l’asta del fontanile confluisce nella Fontana Vecchia, che si risale su uno sterrato tra i prati fino a incrociare l’itinerario dell’andata, da seguire a ritroso fino a Pumenengo.

Le fioriture più strepitose si osservano alla fine di febbraio; meno appariscenti, ma sempre accattivanti, continuano fino ad aprile inoltrato. Più tardi, tra maggio e luglio, si fanno apprezzare alcune piante diffuse lungo i canali e i fossi, come il giaggiolo acquatico, l’olmaria comune, il pigamo lucido, la stregona palustre, la salcerella e la scutellaria palustre.


Commenti

Alberto Bassani 6 anni, 7 mesi

Foto stupende, colori pazzeschi.