Itinerario T

La Dol d'inverno: da Introbio al rifugio Grassi

  • Escursionismo
  • 3 ore 30 minuti
23 Dicembre 2017 / 11:30
1
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13330
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

La Dol d'inverno: da Introbio al rifugio Grassi

23 Dicembre 2017/ 11:30
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

La Dol d'inverno: da Introbio al rifugio Grassi

23 Dicembre 2017/ 11:30
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Sulla rivista Orobie di gennaio 2018 viene proposto un itinerario per assaporare la Dol (Dorsale orobica lecchese) in inverno. Lo facciamo insieme a Ruggero Meles e al fotografo Umberto Isman, ricordandovi che questo percorso è disponile anche sulla app Orobie Active.

Caratteristiche

Partenza e arrivo: Introbio, in provincia di Lecco (558 m). Tempo di percorrenza: 3,30 ore (varia a seconda delle condizioni della neve). Dislivello: 1.466 m. Difficoltà: Escursionistico (attenzione al dislivello).

Itinerario

È un percorso classico, percorribile senza particolari difficoltà anche in presenza di neve. Non va però sottovalutato il dislivello di circa 1.500 m per salire da Introbio (558 m) al rifugio Grassi (2.024 m), alla bocchetta di Camisolo. Per chi non se la sentisse di affrontare il cammino in una sola giornata il consiglio è quello di spezzare la gita in due giorni, pernottando al rifugio Tavecchia (1.496 m), alla bocca di Biandino. C’è inoltre la possibilità di usufruire del servizio di trasporto in jeep fino a quest’ultima contattando i rifugisti del Tavecchia o del Madonna della Neve.

Il primo tratto, da Introbio alla bocca di Biandino, fa parte della storica «Via del bitto», indicata con i segnavia bianchi e rossi e la sigla «VB», che collega la Valsassina con la val Gerola attraverso la bocchetta di Trona (2.091 m). A Introbio si seguono i cartelli per la val Biandino che conducono alla sbarra che indica l’inizio dell’itinerario.

Dopo un paio d’ore di cammino su strada sterrata o cementata e su mulattiere si giunge alla bocca di Biandino da dove si spalanca dinanzi agli escursionisti l’ampia conca omonima, uno dei migliori pascoli prealpini, che si apprezza in versione invernale. A questo punto si lascia la strada, si attraversa un ponticello sul torrente Troggia e si procede sul sentiero n. 40 seguendo le indicazioni per il rifugio Alberto Grassi.

Vi è inoltre la possibilità di raggiungere il Grassi da Bobbio, lungo il tracciato della Dol o da Valtorta, ma la salita da Biandino è la più consigliabile nei mesi invernali. Dopo la casa vacanza Pio X finisce il bosco di conifere e in breve si vede il passo di Camisolo. In poco più di un’ora dalla bocca di Biandino si arriva al rifugio Grassi gestito dagli esperti Anna Bortolotto e Amos Locatelli.

Commenti

Luca Polvara 6 anni, 3 mesi

Bellissimo giro molto panoramico, sopratutto in inverno. Peccato che le foto non rendano giustizia al luogo .