Itinerario WT1

Il Vallone dei camosci con le ciaspole

  • Ciaspolata
  • 2 ore 30 minuti
19 Gennaio 2018 / 11:30
0
1
10460
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Il Vallone dei camosci con le ciaspole

19 Gennaio 2018/ 11:30
0
1
10460
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Il Vallone dei camosci con le ciaspole

19 Gennaio 2018/ 11:30
0
1
10460
Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Chi sale per la prima volta al Vallone dei camosci, di colpo avrà l’impressione di essere capitato nel mondo delle Dolomiti, invece si trova nelle altrettanto fantastiche Prealpi lombarde. Dal Vallone dei camosci si godono barriere di bianche rocce calcaree che precipitano sui Piani di Bobbio e grandi vedute su altrettante montagne calcaree che fanno da fondale: il Resegone, la Grigna meridionale o Grignetta, la Grigna settentrionale o Grignone; insomma, i nostri Monti Pallidi.

Saliti al grande parcheggio di Ceresole di Valtorta (1.360 metri), in alta Valle Brembana (Bergamo), si parcheggia e, ciaspole alla mano, si prende il biglietto di sola andata della seggiovia che sale ai Piani di Bobbio, a 1.685 metri di quota. Così facendo, in pochi minuti ci portiamo nel più gratificante ambiente per il ciaspolatore. Un tratto in discesa su bordo pista e si giunge alla chiesetta di Bobbio e al punto di partenza delle sciovie dei Piani di Bobbio. Nelle vicinanze si trova il rifugio Sora (telefono 0341.996353), gestito dalla famiglia di Angelo Casari, alpino al Polo Nord con il capitano Gennaro Sora.

Qui la libertà di movimento è infinita. Suggeriamo di salire fuori dalle piste dell’Orscellera sino al ristrutturato rifugio Lecco posto, a 1.780 metri, su un dosso panoramico sui Piani e sulla grande bastionata rocciosa del gruppo dello Zuccone dei Campelli (a un’ora dalla partenza). Tanto per tirare «l’ora della polenta» si può entrare nell’antistante Vallone dei camosci che si apre di fronte al rifugio, fra lo Zucco Barbesino e lo Zuccone dei Campelli. Senza problemi o pericoli ci si può spingere sino alla sua testata, poi le pendenze sconsigliano di mettersi nei pasticci e ci si può fermare a scattare splendide fotografie. Per il meritato ristoro si torna al rifugio (per info e prenotazioni telefono 0341.910669).

Quando giunge l’ora di ripartire, ciaspole ai piedi, si discende divallando quel tanto che basta per passare a monte della chiesa e, seguendo la larga traccia battuta, si punta verso settentrione sulla via del rientro. Questo avviene a bordo pista per la prima parte, poi, giunti sotto la stazione di arrivo della seggiovia di Ceresole, si imbocca la stradetta pistata dal gatto che, in 4 chilometri, riporta al punto di partenza.

In questo tratto si gode della bella veduta sul Pizzo dei Tre Signori, sui Piani dell’Avaro e sui monti dell’alta Val Brembana. Ai Piani di Bobbio si può arrivare anche da Barzio in Valsassina, con l’ovovia che in pochi minuti vince oltre 800 metri sulla verticale della Valsassina. E per finire: suggeriamo una sosta alla premiata latteria-caseificio di Valtorta (telefono 0341.996101).